Un passo avanti importante nella strada verso la Brexit. Mentre i negoziati per raggiungere un accordo in extremis sono ancora in corso, con un incontro tra la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il primo ministro britannico, Boris Johnson in programma per martedì o mercoledì, il ministro britannico Michael Gove e il vicepresidente della Commissione Ue, Maros, Sefcovic hanno annunciato di aver trovato un accordo di principio “su tutte le questioni relative sulla implementazione dell’accordo di recesso”.
“Sono lieto di annunciare che grazie al duro lavoro con Michael Gove abbiamo raggiunto un accordo di principio su tutte le questioni relative sulla implementazione dell’accordo di recesso. Ciò garantirà che sia pienamente operativo a partire dal primo gennaio, incluso il protocollo sull’Irlanda”. Questo il tweet pubblicato pochi minuti fa dal commissario europeo Maros Sefcovic.
Scendendo nei dettagli, l’Intesa prevede che dopo la fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione Europea, e dunque dal 1° gennaio, l’Irlanda del Nord continuerà a far parte del mercato unico, una condizione che avrà efficacia a prescindere dal fatto che le due parti riescano a trovare in tempo un accordo commerciale.
L’accordo, ha sottolineato attraverso una nota la commissione Ue “protegge gli accordi del Venerdì Santo in tutte le sue dimensioni“, mantenendo la “pace” sull’isola d’Irlanda. Risolte tutte le controversie sulle frontiere “in particolare per quanto riguarda i controlli sugli animali, le piante e i prodotti derivati, le dichiarazioni di esportazione, la fornitura di farmaci, le carni congelate e altri prodotti alimentari per i supermercati“.
La questione relativa all’Irlanda del Nord era uno dei punti cruciali del negoziato e il fatto che sia stata risolta lascia ben sperare su un successo al fotofinish delle trattative dopo giorni di fibrillazione. L’ipotesi no deal rimane sul tavolo, ma anche se le due parti non riuscissero ad accordarsi, la questione irlandese sarà al sicuro.
C’è però anche un’altra questione importante che pare essere stata risolta: Regno Unito e Unione Europea sono riusciti a mettersi d’accordo anche sui termini dell’applicazione delle regole sugli aiuti di Stato. Per questo motivo, i ministro Gove ha confermato che Downing Street ritirerà le clausole 44, 45 e 47 dell’Internal Market Bill. Clausole che, per stessa ammissione del Governo britannico, violavano la legge internazionale e che avevano spinto l’Unione Europea a minacciare azioni legali.
“Alla luce di queste soluzioni reciprocamente concordate, il Regno Unito ritirerà le clausole 44, 45 e 47 del disegno di legge sul mercato interno del Regno Unito e non introdurrà disposizioni simili nel disegno di legge sulla tassazione”, si legge in una nota della Commissione europea.
L’accordo raggiunto oggi, una volta finalizzato, dovrà passare al vaglio della riunione del comitato congiunto Ue-Regno Unito, prevista “prima di fine anno”.