Alle banche brasiliane manca la formula giusta per diffondere e offrire il microcredito nel loro Paese. O almeno, questa è la conclusione riportata dal maggior esperto nel campo, Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace nel 2006.
Il microcredito, ovvero il finanziamento di piccole somme a persone in condizioni difficili e con poche garanzie, è stato regolamentato nel 2003, sotto il governo di Inàcio Lula da Silva, ma fino ad oggi ha visto uno sviluppo effimero. Yunus, che è arrivato in Brasile ieri per partecipare al Forum della Comunicazione e Sostenibilità a Belo Horizonte, ha dichiarato che “il microcredito può essere un fattore determinante nell’economia del Brasile.” Ha inoltre aggiunto che se dovesse trovare un partner affidabile sarebbe ben disposto a collaborare per sviluppare questa modalità di credito nel Paese.
In Brasile ogni banca può destinare il 2% delle riserve obbligatorie al microcredito, ma, poiché la maggior parte di loro non sa come sfruttare questo tipo di finanziamento, preferiscono lasciarlo alla banca centrale. Dal momento che uno degli obiettivi del governo di Dilma Rousself è proprio sconfiggere la povertà, il microcredito potrebbe rilevarsi ora più che mai fondamentale per il Paese.
L’economista ha infine ribadito che la scelta di lasciare il comando della Grameen Bank, la banca di microcredito da lui fondata, è stata “una decisione unilaterale del governo del Bangladesh”