La presidente brasiliana Dilma Rousseff è stata sospesa. Il senato del Brasile ha votato a favore della procedura di impeachment contro la leader del Partito dei Lavoratori, accusata di aver truccato i bilanci dello stato, al termine di una seduta fiume durata oltre 22 ore. Per l’impeachment bastava una maggioranza semplice: 55 senatori hanno votato “sì”, 22 “no” e uno si è astenuto. Dopo la notizia del voto si sono scatenati scontri e manifestazioni in diverse città brasiliane, sia a favore che contro la presidente.
Il voto del Senato per la destituzione di Rousseff segue l’approvazione Camera bassa dello scorso 17 aprile: la presidente brasiliana sarà sospesa per sei mesi, fino al prossimo novembre, per essere processata. L’incarico di presidente ad interim verrà assunto a partire da oggi pomeriggio dal vice presidente Michel Temer, che starebbe già mettendo insieme la sua squadra di Governo.
La Rousseff sarà processata all’interno del Senato che sarà presieduto dal Presidente della Corte Suprema, Ricardo Lewandowski. Alla fine del processo i senatori dovranno votare per l’innocenza o la colpevolezza, decidendo così per la destituzione definitiva della presidente brasiliana. In questo caso, servirà una maggioranza di due terzi. Attualmente le elezioni brasiliane sono previste per il 2018, ma probabilmente si andrà ad un voto anticipato.
Uno dei possibili problemi è anche il fatto che molte altre persone che ricoprono importanti cariche pubbliche sono state coinvolte in diversi scandali e rischierebbero a loro volta di andare incontro a nuove procedure di impeachment. Tra loro anche il vicepresidente Temer.