Condividi

Brasile, la Corte Suprema stacca la spina al social network X di Elon Musk: ecco perché

La Corte Suprema brasiliana ha ordinato il blocco di X per la mancata nomina di un rappresentante legale. Musk ha 24 ore per risolvere la situazione, altrimenti il social network sarà disconnesso nel paese

Brasile, la Corte Suprema stacca la spina al social network X di Elon Musk: ecco perché

Non è un brutto sogno per Elon Musk, ma la realtà: la Corte Suprema brasiliana ha ordinato il blocco del social network X (ex Twitter) perché la piattaforma non ha ancora nominato un rappresentante legale nel Paese. La decisione è arrivata con tanto di tweet ufficiale, firmato dal ministro Alexandre de Moraes della Corte Suprema Federale, che ha dato al miliardario un ultimatum di 24 ore per risolvere la situazione, pena il black-out totale della piattaforma in Brasile. Ora la palla passa all’Agenzia nazionale per le telecomunicazioni (Anatel), che ha altre 24 ore per far sapere a tutti gli operatori che X sta per andare offline.

Blocco totale di X in Brasile: ecco cosa è successo

Questa disputa non è nata dal nulla: tutto è iniziato ad aprile, quando Moraes ha ordinato il blocco di circa un centinaio di account legati all’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, accusati di diffondere fake news e incitare all’odio. Questo ordine faceva parte di un’indagine sulle notizie false e i messaggi d’odio diffusi sulla piattaforma durante il mandato di Bolsonaro e l’assalto al parlamento nel gennaio 2023. Musk ha risposto accusando Moraes di tradire la Costituzione e il popolo brasiliano, promettendo di combattere i blocchi in ogni sede legale. In risposta, Moraes ha aperto un’indagine su Musk per “intralcio alla giustizia” e ha imposto una multa di circa 18mila euro al giorno per ogni account rimasto attivo. Ad agosto, Musk ha chiuso la sede brasiliana di X, aggiungendo ulteriore benzina sul fuoco.

Moraes è una figura controversa in Brasile, noto per la sua intransigenza nella difesa della democrazia durante la presidenza Bolsonaro. Apprezzato da alcuni per la sua fermezza contro chi ha attaccato le istituzioni, è anche criticato per i suoi metodi aggressivi. Non è la prima volta che agisce contro i social network: nel 2022 ha temporaneamente bloccato Telegram per motivi simili.

Lula contro Musk: “Chi si crede di essere?”

Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, non ha perso tempo a dire la sua, e lo ha fatto con una bella dose di schiettezza: “Elon Musk deve capire che in Brasile le regole si rispettano, punto e basta. Non è che se sei un miliardario puoi fare quello che vuoi. Anche io rispetto le leggi, quindi deve farlo anche lui”. E non si è fermato qui. “Non perché ha un conto in banca più grosso del mio può pensare di ignorare la Corte Suprema e girare il mondo insultando presidenti e parlamenti. Ma chi si crede di essere?” ha aggiunto Lula, concludendo con un laconico: “Se Musk vuole fare il bravo, bene. Se no, pazienza”.

La replica di X e di Musk

X, ovviamente, non è rimasto in silenzio e ha risposto con un comunicato pubblicato sulla stessa rete sociale pochi minuti dopo la scadenza dell’ultimatum. Nel comunicato, X racconta di essere finito nei guai perché non ha obbedito agli “ordini illegali” di de Moraes di censurare alcuni oppositori politici, tra cui un senatore e persino una ragazza di 16 anni. Secondo X, de Moraes ha respinto ogni obiezione, e i colleghi della Corte Suprema “o non possono o non vogliono affrontarlo”.

“La libertà di parola è il fondamento della democrazia, ma in Brasile uno pseudo giudice non eletto la sta distruggendo per motivi politici”: lo scrive sul proprio account X il patròn del social, Elon Musk, aggiungendo che “il regime in Brasile ha appena ordinato la sospensione di X entro 24 ore, imposto ai negozi di adeguarsi entro 5 giorni e le multe per l’uso del Vpn. “Tutti si devono svegliare – ha aggiunto -. Sì, questo potrebbe accadere anche qui”, riferendosi agli Usa.

I precedenti blocchi di X in Nigeria e India

Il Brasile non è l’unico paese ad aver staccato la spina a X: il social network ha già subito blocchi in passato, come in Nigeria nel 2021, quando fu censurato dopo aver rimosso post dell’allora presidente Muhammadu Buhari per incitamento alla violenza, e in India nel 2022 per non aver rispettato alcune ingiunzioni legali. Ma il Brasile, con 217 milioni di abitanti e circa 24 milioni di profili attivi su X, è uno dei mercati più grandi per il social network al di fuori degli Usa. Chi avrà l’ultima parola, la Corte Suprema brasiliana o il magnate dei social network?

Commenta