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Brasile, al via 27 nuove dighe idroelettriche nel cuore dell’Amazzonia. Indignati gli ambientalisti

Il Governo brasiliano costruirà 23 nuove dighe idroelettriche in Amazzonia. Del totale, sette verranno costruite nel cuore della regione in aree intoccate di uno dei biosistemi meglio preservati al mondo. Dopo aver a lungo lottato contro la diga di Belo Monte, gli ambientalisti si dichiarano increduli.

A sponsorizzare metà del progetto, per un contributo pari a 78 miliardi di real (equivalenti a 38,5 miliardi di dollari Usa), sarà il Programma statale di accelerazione della crescita (Programa de Aceleração do Crescimento). In totale, i nuovi siti aumenteranno la capacità energetica brasiliana del 54 per cento. Se costruite, le due maggiori dighe conterrebbero acqua capace di inondare un’area della misura della città di San Paolo.

“Stiamo pianificando la costruzione con grande cura – ha cercato di tranquillizzare gli ambientalisti il segretario allo Sviluppo energetico Altino Ventura – con l’intento di minimizzare l’impatto ambientale”. João Gilberto Lotufo, direttore dell’Agência National de Águas (ANA), ha affermato che il Brasile dovrebbe smettere di scusarsi e focalizzarsi sulla crescente fame di energia del Paese sudamericano.

Gli ambientalisti, tuttavia, rispondono sostenendo che Brasilia dovrebbe invece sostenere produzioni alternative di energia, come quella solare. La notizia arriva come una doccia gelata sugli entusiasmi delle associazioni verdi che erano riuscite da poco a bloccare la costruzione della controversa diga di Belo Monte.

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