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Bpm, piano spa: fondazione decade se arriva Opa

La futura Fondazione Bpm, perno della “spa ibrida” proposta dal presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi, è destinata a perdere automaticamente le proprie prerogative in caso di opa sull’istituto e del pagamento di un indennizzo. E’ quanto emerge dalla bozza di statuto della nuova Bpm spa, consultata da Radiocor, che spiega i dettagli di quello che Bonomi ha chiamato “Progetto Ovidio”, in onore del poeta latino autore delle “Metamorfosi”. 

La metamorfosi societaria proposta per Bpm prevede, a fronte della trasformazione in spa, la nascita di una Fondazione attraverso cui i dipendenti soci continuerebbero a eleggere tre consiglieri di sorveglianza su 15 e che sarebbe destinataria ogni anno del 5% dell’utile netto per la realizzazione d’iniziative mutualistiche.

Ma lo statuto prevede automaticamente la perdita di entrambe queste prerogative “nel caso in cui venga promossa un’offerta pubblica di acquisto e/o scambio totalitaria in seguito alla quale l’offerente venga a detenere un numero di azioni che rappresenti almeno la maggioranza del capitale sociale con diritto di voto”. 

Tuttavia, se il nuovo proprietario vorrà smantellare la fondazione dovrà accollarsi il pagamento un indennizzo in denaro. Il progetto è ancora all’esame della Banca d’Italia e potrà quindi essere modificato.

Oggi in apertura a Piazza Affari il titolo di Bpm perde lo 0,85%. 

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Tags: BorsaBpm