La Banca Popolare di Milano ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 134,4 milioni, rispetto alla perdita di 105,9 milioni registrata nello stesso periodo del 2012. L’utile normalizzato è di 138,8 milioni, in crescita del 34,8% annuo.
I proventi operativi sono saliti del 9,7% a 1,3 miliardi, con margine di interesse a 631 milioni (-4%) ed ecommissioni nette a 402 milioni (+13,5%). Gli oneri operativisi sono attestati a 738 milioni (+0,4%), per un rapporto cost/income migliorato di 5,3 punti percentuali al 57,7%. Sul fronte dei coefficienti patrimoniali, il core tier 1 è al 7,25%, mentre il dato pro forma al netto dei requisiti prudenziali aggiuntivi imposti da Bankitalia e comprensivo dell’annunciato aumento di capitale da 500 milioni è pari al 10,32%.
Nel corso dell’introduzione della conference call sulla trimestrale il presidente del consiglio di gestione della Bmp, Andrea C. Bonomi, si è poi espresso in merito alla presentazione dei candidati per l’elezione del consiglio di sorveglianza dicendo che “è importante che il primo della lista sia chiaro sui piani futuri della banca”.
L’assemblea per il rinnovo dei vertici si terrà il 21 dicembre e le liste, ha ricordato Bonomi, devono essere presentate tra dieci giorni. I punti su cui i candidati alla presidenza del cds devono fare chiarezza sono, secondo Bonomi, essenzialmente due: “Innanzitutto la governance, chi vincerà farà proposte che saranno prevedibilmente poi confermate in un’assemblea successiva. La seconda questione – ha aggiunto – è chi gestirà questa banca”.