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Bpm, Lonardi all’attacco di Giarda: “Fa il gioco delle altre banche”

“Sono preoccupato che ci sia una lista di candidati presentata dai sindacati con un’operazione calata dall’alto, dal Palazzo, per normalizzare la banca. Normalizzazione che vuol dire magari farla rimanere Popolare però unendola a un’altra Popolare”. Così Piero Lonardi, candidato alla presidenza del consiglio di sorveglianza della Banca Popolare di Milano, mette in guardia sui pericoli per l’indipendenza dell’istituto rappresentati, a suo dire, da un’eventuale vittoria della lista concorrente alla sua, guidata da Piero Giarda. “Questa normalizzazione – ha aggiunto – sarebbe la fine della Bpm”.

“Il capolista degli altri (Giarda, ndr) – ha ancora attaccato Lonardi – ha già portato la Popolare di Lodi a un’altra banca e con danno enorme per i soci”. “In questo caso inoltre – ha detto ancora Lonardi – la fusione con un’altra Popolare sarebbe il gioco perfetto per i sindacati e allo stesso tempo per qualche altra banca che con la fusione con Bpm metterebbe a posto i conti”. Le parole di Lonardi arrivano in una giornata fiacca e già tendente al negatico per il titolo della Banca Popolare di Milano a Piazza Affari, dove poco dopo le 16 perde lo 0,14% a 0,428 euro.

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