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Bpm-Banco Popolare: via libera delle assemblee alle nozze che creano il terzo polo

Con 7.314 sì su 10.198 votanti la sofferta assemblea della Banca Popolare di Milano approva la fusione con il Banco Popolare e dà vita al terzo gruppo bancario italiano – Plebiscitario il sì del Banco (99,5% di consensi) – Fratta Pasini sarà il presidente della nuova banca che sarà guidata da Giuseppe Castagna che commenta: “E’ un salto nel futuro”.

Bpm-Banco Popolare: via libera delle assemblee alle nozze che creano il terzo polo

Alle quattro del pomeriggio l’attesissima e sofferta assemblea della Banca Popolare di Milano (Bpm) ha detto finalmente di sì alle nozze con il Banco Popolare da cui nascerà il terzo polo bancario italiano, che si chiamerà Banco BPM. In casa Bpm i consensi alla fusione sono stati 7.314 su 10.198 votanti: decisivo il voto dei soci dipendenti, organizzati dai sindacati interni, che hanno controbilanciato il preannunciato dissenso dei soci pensionati (2.731 no). Insieme alla fusione con i veronesi, l’assemblea della Bpm ha approvato la trasformazione in spa che manda definitivamente in archivio il voto capitario (una testa, un voto) come prevede la riforma delle banche popolari voluta dal governo Renzi.

Addirittura plebiscitario il consenso alla fusione espresso invece dal Banco Popolare che ha approvato  nozze e trasformazione in spa con il 99,5% dei voti.

La fusione tra Bpm e Banco Popolare è il primo matrimonio bancario dell’anno in Europa ed  è  la prima aggregazione dopo la riforma italiana delle banche popolari ed è destinata a cambiare la geografia del sistema bancario italiano creando un gigante alle spalle di Intesa Sanpaolo e Unicredit ma fortemente legato a un territorio (come quello della Lombardia e del Nord est) molto prospero e in grado di regalare soddisfazioni alla nuova banca, che sarà presieduta da Fratta Pasini e guidata dall’ad Giuseppe Castagna che, non per caso, ha commentato: “Con l’approvazione della fusione facciamo un tuffo nel futuro”.

La fusione,  che diventerà operativa dal primo gennaio 2017,  sarà regolata dai rapporti di concambio già stabiliti e cioè: 1 azione del Banco BPM per ogni azione del Banco Popolare , 1 azione del Banco BPM per ogni 6,386 azioni BPM.

E’ inutile negare che l’approvazione della fusione ha, oltre che un effetto economico e finanziario, anche una rilevante valenza politica. In attesa del referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre, i mercati e le cancellerie internazionali volevano capire se le riforme di Renzi reggono e vanno avanti oppure no e il via libera al terzo polo bancario è la risposta molto gradita anche dal Governo.

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