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Bper, trovato l’accordo per il ricambio generazionale

Il nuovo patto garantirà maggiore stabilità ai dipendenti già presenti nell’azienda e garanzie maggiori ai nuovi. Ecco tutte le novità su esodi, assunzioni, previdenza e mobilità

Bper, trovato l’accordo per il ricambio generazionale

First Cisl e gli altri sindacati del credito hanno firmato un accordo con il gruppo Bper che permetterà alla banca di operare un ricambio generazionale del personale. Il nuovo concordato sfrutterà il Fondo Esodi e comporterà l’uscita di 1.100 lavoratori che, liberamente, potranno decidere se andare o meno in pensione. È stato confermato il parametro che prevede un’assunzione per ogni due uscite per il Mezzogiorno e per la Sardegna ma, nella nuova stesura, sono state aggiunte anche la Toscana, l’Umbria e l’Abruzzo.

Il gruppo Bper ha confermato, assumendo a tempo indeterminato, 122 lavoratori che avevano un contratto di apprendistato. L’obiettivo, entro il 2024, è fare lo stesso con altri 300 dipendenti che, dal 2019, stanno prestando servizio all’interno dell’azienda. Attraverso questi nuovi contratti sarà possibile superare la soglia del 50% del rapporto assunzioni-uscite.

“Si tratta di un accordo che conferma la disponibilità a ricercare soluzioni condivise e la sensibilità di Bper per le relazioni con le organizzazioni sindacali nonché, sotto l’aspetto industriale, alle ricadute sui territori dove il gruppo è presente” ha dichiarato Mario Garcea, segretario nazionale di First Cisl.

Contemporaneamente è stata raggiunta un’intesa che migliorerà e amplierà la previdenza complementare, la mobilità territoriale e l’assistenza sanitaria dei lavoratori provenienti da Unipol Banca e da Ubi/Intesa Sanpaolo. Così facendo, i dipendenti avranno accesso a migliori condizioni d’indennità riguardo la mobilità territoriale, che passerà da 48 a 72 mesi, e a nuove previsioni riguardo i trasferimenti, il riavvicinamento e il rientro alla residenza. Per la previdenza complementare è previsto l’incremento dello 0,40% della contribuzione aziendale ai fondi previdenziali.

L’ampliamento interesserà anche la polizza sanitaria, in particolare la quota totalmente a carico dell’azienda, che aumenterà il numero di strutture convenzionate con l’applicazione di franchigie minori. Infine, sono migliorate anche le polizze accessorie legate agli infortuni sul lavoro e ai casi di premorienza.

A riguardo, il responsabile First Cisl del gruppo Bper, Emilio Verrengia, ha dichiarato: “è un primo importante passaggio che, raggiungendo l’armonizzazione dei trattamenti delle lavoratrici e lavoratori entrati a far parte di Bper, riesce anche ad apportare un miglioramento degli istituti per coloro che appartenevano già al gruppo.”

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