La Commissione europea ha dato a Bper il via libera alla vendita di Nuova Carife, una delle quattro bad bank nate dalla risoluzione stabilita nel novembre 2015 da Governo e Bankitalia dei quattro istituti in crisi: Carichieti, Banca Etruria, Banca Marche e CariFerrara.
A comunicare la novità è proprio Bruxelles, che attraverso una nota ricorda di aver già approvato la cessione delle altre tre banche ponte a Ubi Banca alla fine di aprile.
Secondo la Ue, “il processo di vendita della banca ponte condotto dalle autorità italiane è stato aperto e competitivo e ha selezionato la migliore offerta disponibile”, si legge nel comunicato – “Di conseguenza la vendita non comporta alcun aiuto di Stato a Bper”.
La Commissione sottolinea infine che il business plan di Bper prevede la piena integrazione di Nuova Carife, che quindi scomparirà dal mercato e non creerà eventuali distorsioni alla concorrenza nel mercato bancario europeo.
Da tenere in considerazione che il via libera di Bruxelles arriva dopo quello, ricevuto lo scorso 12 giugno, dell’Antitrust. Il 20 giugno inoltre, Atlante 2 ha comprato 343 milioni di euro di Non performing Loans di Carife. L’operazione verrà perfezionata entro il 30 giugno.
A Piazza Affari, dopo il via libera della Commissione europea alla vendita di Carife, il titolo Bper viaggia in rialzo dell’1,8% a quota 4,518 euro, battendo nettamente la performance del FtseMib, attualmente in ribasso dello -0,79%
