È stato firmato l’accordo sindacale per il passaggio di 624 filiali e 5.107 lavoratori dal gruppo Ubi-Intesa a Bper. La cessione del ramo d’azienda era la condizione posta dall’Antitrust per dare il via libera all’Opas di Intesa Sanpaolo sulla Banca bergamasca. Ad annunciare l’accordo è la First Cisl, che ha firmato il documento insieme agli altri sindacati del credito. Nella nota, si precisa che vengono “salvaguardati tutti i trattamenti economici” dei lavoratori coinvolti nell’operazione.
In realtà, l’intesa riguarda le cessioni di due distinti rami d’azienda: 587 punti operativi e 4.727 dipendenti della rete Ubi, più 37 filiali e 295 lavoratori di Intesa Sanpaolo, nonché 85 risorse di Ubis.
Soddisfatti i sindacati.
“L’accordo è inedito: ha carattere settoriale ed effetti sistemici, mette in sicurezza i diritti individuali e collettivi per la stabilità del settore – commenta il segretario nazionale di First Cisl, Domenico Iodice – La forte coesione del tavolo unitario è buon viatico in vista dei prossimi passi: l’incorporazione di Ubi in Isp e le armonizzazioni contrattuali sia in Isp sia in Bper”.
Giuseppe Bilanzuoli, Massimiliano Pagani e Mariangela Verga, segretari nazionali della Uilca, scrivono in una nota congiunta che si tratta di un accordo di “grande valore” per tutto il settore, perché “ampie garanzie sono state date in tema di tutela occupazionale, garantendo il pieno impiego di tutto il personale, escludendo anche eventuali esternalizzazioni e mobilità territoriale e garantendo la tenuta degli organici con assunzioni, in misura non inferiore al 50%, in sostituzione del personale ceduto che andrà in esodo, per effetto dell’accordo sottoscritto in Intesa il 29 settembre 2020”.
Anche il segretario nazionale della Fabi, Giuseppe Milazzo, si dice soddisfatto dell’accordo, che definisce “un ottimo strumento per tutelare i lavoratori nelle parti economiche e normative acquisite nel tempo”. Per Mattia Pari, anche lui segretario nazionale Fabi, “questo è un accordo inclusivo, che fornisce risposte concrete a tutti: ai lavoratori che entreranno in Bper, ai colleghi che saranno coinvolti nel processo di integrazione informatica che si svilupperà nei prossimi mesi e anche ai più giovani con assunzioni a tempo indeterminato”.