Le grandi compagnie europee BP e Shell stanno valutando la possibilità di riprendere le attività di esplorazione iniziate prima dello scoppio delle rivolte in Libia. Lo hanno dichiarato i loro Ceo, Robert Dudley e Peter Voser, a Doha in occasione del World Petroleum Congress.
Quando sono iniziati i tumulti, BP era coinvolta in attività di esplorazione sulla base di un contratto siglato nel 2007 e stava per avviare la perforazione di altri due pozzi, uno onshore e l’altro offshore. Shell, invece, era impegnata nella trivellazione di due pozzi.
Secondo i due amministratori delegati, le compagnie petrolifere internazionali devono assicurarsi l’accesso ai giacimenti di greggio e gas per far fronte alla crescita della domanda globale attesa nei prossimi due decenni.