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Bot da record: respirano spread e banche

A Piazza Affari a fine mattinata l’indice Ftse Mib sale dello 0,45% a quota 21.081 punti – In terreno positivo anche gli altri indici europei – Spread cala a quota 150 dopo i 7 miliardi di Bot collocati al tasso record dello 0,236% – Scende Saipem nonostante la super commessa e il piano Eni: attesa per la trimestrale di oggi – Bene le banche.

Bot da record: respirano spread e banche

PIOGGIA DI RECORD: BOT ALLO 0,236%, SPREAD A 150. BENE LE BANCHE, FORTI VENDITE PER FIAT E RCS  

Il Tesoro ha collocato tutti i 7 miliardi di Bot semestrali a un rendimento minimo record dello 0,236% contro lo 0,309% dell’asta di giugno. Ieri in chiusura, sul mercato grigio di Mts, scambiava allo 0,257%. La domanda è stata pari a 1,75 volte l’offerta (12,2 miliardi di euro). Intanto il differenziale Btp/Bund decennale cade a 150 punti base, mentre il rendimento del BTP 10 anni scende al minimo storico di 2,64%. In forte calo anche lo spread spagnolo a 135 punti base (tasso al 2,47%). Domani il Tesoro completerà la serie di aste di fine mese collocando tra 4,5 e 6 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni e 1-1,5 miliardi di euro di Ccteu a 5 anni.

A Piazza Affari a fine mattinata l’indice Ftse Mib sale dello 0,45% a quota 21.081 punti. In terreno positivo anche gli altri indici europei: Parigi +0,12% e Francoforte +0,11%, Madrid +0,38%, Londra +0,31%. I credit default swap sul debito argentino salgono questa mattina sui massimi da sei settimane, a causa dei timori per un nuovo default del paese che potrebbe concretizzarsi questa settimana. Oggi è in programma un nuovo incontro tra i rappresentanti del paese e gli investitori che non hanno accettato la precedente ristrutturazione del debito.

Di rilievo i conti di Renault -3,3%. Il taglio dei costi ha consentito un aumento del 25% degli utili operativi del semestre nonostante condizioni valutarie avverse e l’accumulo di scorte. Gli utili operativi sono saliti a 729 milioni di euro superando le attese del mercato e spingendo i margini al 3,7% dal 2,9% del fatturato, sceso del 3% a 19,82 miliardi di euro. 

Deboli a Piazza Affari Fiat -1,6% e Pirelli -1,4%. Scende Saipem nonostante il piano di Eni per il riassetto del debito, propedeutico alla cessione: attualmente l’esposizione è al 90% infragruppo (gli analisti stimano 50 mln di euro di oneri finanziari aggiuntivi). Non muovono il titolo nuovi contratti di perforazione in Indonesia, Africa Occidentale, Golfo Arabo e America Latina per un valore di circa 850 mln di dollari. Oggi la trimestrale che dovrebbe mostrare un utile e ricavi in crescita. Eni +0,1%. Enel +0,85%.

Mediobanca ha confermato il rating neutral e il prezzo obiettivo a 4,2 euro sul titolo Enel dopo i deboli conti della controllata sudamericana, che ha sofferto della difficoltà del mercato brasiliano, della chiusura della centrale Bocamia II in Cile e della contabilizzazione dei costi in Argentina. 

La maggior parte delle banche é positiva. Unicredit +1,59%, Intesa avanza oltre l’1%. Stabile Mediobanca dopo il -3% di ieri. Pesa sul settore bancario la delusione per i conti di Deutsche Bank -0,21%. Nel secondo trimestre dell’anno il gruppo bancario tedesco ha registrato un crollo sia dell’utile netto che dei ricavi e ha deluso le attese degli analisti. Il mese scorso Db aveva effettuato un’emissione di azioni pari a 8,5 miliardi di euro per quietare i timori. Avanza Mediaset +0,8%. Vincent Bolloré, primo socio di Vivendi, sarebbe interessato a una quota di Mediaset Premium. Rcs -2,6%. Le trattative con le banche per migliorare le condizioni del debito proseguono fitte ed è probabile che già giovedì, insieme con i conti semestrali, la società potrà dare un aggiornamento sul tema. Ferragamo in calo del 2%. Dopo il tentativo di rimbalzo di ieri, soffre ancora sui risultati deludenti di Lvmh. 

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