FINMECCANICA +5% PRENDE IL VOLO NEL FINALE
I MERCATI ATTENDONO LE PAROLE DELLA FED
Finale in ribasso per le Borse. A Milano l’indice Ftse Mib scivola dello 0,54% a quota 19.005.
Il successo dell’asta di stamattina non ha avuto ricadute sul mercato secondario: il rendimento del BTP decennale sale di un punto base al 4,13%.
In Europa, Londra perde lo 0,02%, Parigi lo 0,61%, Francoforte lo 0,34%. Madrid -0,81%.
I dati sull’inflazione spiegano ad abundantiam la scelta di ridurre i tassi: in Germania l’indice del costo della vita è sceso a ottobre dello 0,2% rispetto al mese precedente. Su base annuale l’inflazione tedesca è all’1,2%.
Il rendimento del Bund tedesco sale di due punti base a 1,77%, al traino delle aspettative sul tapering che spinge in alto il rendimento del Treasury Bill.
In Italia (carovita allo 0,8%, -0,2% ad ottobre) il successo dell’asta Bot a 12 mesi, scivolti allo 0,668%, non ha avuto ricadute sul mercato secondario: il rendimento del BTP decennale sale di un punto base al 4,13%.
L’euro si rafforza sul dollaro a 1,344 da 1,339 di ieri sera.
L’oro (-0,2% a 1.281 dollari) è al decimo ribasso delle ultime undici sedute.
Poco mossa Wall Street: Dow Jones cede lo 0,34%, lo Standard & Poor’s 500 lo 0,11%, il Nasdaq lo 0,28%.
L’attenzione è concentrata sugli interventi dei membri della Fed. Alle 19 ora italiana parleranno il presidente della Fed di Minneapolis, Narayama Kocherlakota, e quello della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart. Intanto, il presidente della Fed di Dallas Richard Fisher, noto come falco, ha dichiarato che il programma di stimolo non può andare avanti per sempre.
Numerosi i temi caldi a Piazza Affari.
Risveglio improvviso di Finmeccanica dopo una mattinata trascorsa in territorio negativo, Nel pomeriggio il titolo si è spinto fino a un rialzo del 6,8% per poi chiudere a 5,33 euro, in progresso del 4,92%. Alessandro Pansa, ha iniziato oggi il road show che fa seguito alla presentazione dei risultati dei nove mesi, partecipando stamane alla conference di Ubs nella capitale inglese dove ha incontrato i principali esponenti della comunità finanziaria internazionale.
Altra chiave di lettura: passi in avanti per il passaggio a Cdp di Breda ed Ansaldo Sts, mossa decisiva per la concentrazione della holding nel solo settore difesa.
Terremoto in Assogestioni, innanzitutto. L’ex ministro Domenico Siniscalco si è dimesso dalla guida dell’associazione. Assogestioni. Secondo le indiscrezioni, riportate dal sito del Sole 24 Ore, il presidente della Associazione avrebbe rimesso il suo incarico a causa del doppio ruolo in Telecom Italia: da una parte numero uno di Assogestioni, dall’altra presidente in Italia di Morgan Stanley, ovvero la stessa banca a cui Telecom Italia ha affidato il mandato per il convertendo e la vendita delle torri.
Azimut -2,22%, Banca Generali -3%.
Mediolanum +0,08% dopo aver comunicato i risultati trimestrali.
Telecom Italia scende dell’1,66%.
Banca Popolare di Milano +2,2% dopo la trimestrale. L’istituto di Piazza Meda ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 134,4 milioni, a fronte della perdita da 105,9 milioni dello stesso periodo del 2012.
Tra le banche sale Unicredit -0.09%, Intesa-1,06%, Monte Paschi -0,98%, Banco Popolare -0,14%, e Pop.Emilia+1,53%.
In calo FonSai scende dello 0,48% (domani la trimestrale). Generali arretra dell’1,77% a 16,68 euro dopo che ieri Intesa ha venduto il suo 1,3% a 16,6 euro.
StM scivola dell’1,86% mentre a Francoforte Infineon perde il 5% nel giorno delle comunicazioni sul trimestre.
Fiat -0,77%, Pirelli +0,82%. Atlantia perde l’1,37% dopo il collocamento dell’8% di Gemina -3% da parte del gruppo Toti.
Parmalat +0,57%. Il Tribunale civile di Parma non ha annullato l’operazione di acquisto di Lag da parte di Parmalat. Il Tribunale ha anche deciso di non revocare il cda e, quindi, di non nominare il commissario che avrebbe dovuto riconsiderare l’acquisizione di Lag. Di conseguenza l’operazione resta confermata.