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Borsino degli artisti: Massimo Vitali, scatti di normalità quotidiana

Artista italiano noto a livello internazionale come “il fotografo delle spiagge”, in oltre 20 anni ha scattato più di duemila immagini di panorami balneari che indagano “la confusione compassionevole che riassume l’Italia, la sua gente, il suo paesaggio e il suo carattere. Essendo un etologo – spiega in una intervista alla critica d’arte Angela Madesani – studio la socialità umana. Mi interessano l’osservazione e il voyeurismo. Sono affascinato dal funzionamento della vita, dalle dinamiche sociali, dagli spazi, dalle interazioni: tutte cose minime che non interessano a nessuno. La fotografia, in questo senso, diventa secondaria, perché io creo trame, le penso: è questo il mio lavoro. La fotografia è per me un modo per poter stare a guardare la gente”.

Massimo Vitali nasce a Como nel 1944 e attualmente vive e lavora tra Lucca e Berlino. Dopo il liceo si trasferisce a Londra dove studia Fotografia al London College of Printing. All’inizio degli anni Sessanta inizia a lavorare come fotogiornalista e collabora con diverse riviste e agenzie in Italia e in Europa. In questo periodo incontra Simon Guttmann, il fondatore dell’agenzia Report, una figura determinante per la sua crescita come “fotografo impegnato”. All’inizio degli anni ’80, la sfiducia nella capacità assoluta della fotografia di riprodurre le complessità della realtà determina un cambiamento nella sua carriera. Inizia a lavorare come cineoperatore per la televisione e il cinema. Tuttavia il suo rapporto con la macchina fotografica non finisce mai, tanto che alla fine decide di dedicarsi alla “fotografia come mezzo di ricerca artistica”.

Nel 1995 inizia la sua “Beach Series”, la serie di fotografie che ritraggono le spiagge italiane, ispirata dai cambiamenti politici avvenuti in Italia. Vitali inizia a osservare attentamente i propri connazionali. Ritrae una “visione sterilizzata e compiaciuta della normalità italiana” e al contempo rivela “le condizioni interne e i disturbi della normalità: l’inganno della chirurgia plastica, le allusioni sessuali, la mercificazione del piacere, la delusione dell’opulenza e un rigido conformismo”. l’Italia stava cambiando, “Berlusconi aveva appena vinto le elezioni, ed ero curioso di vedere gli italiani che avevano votato per lui, e così, un giorno – racconta il Maestro in una intervista a HuffPost – ho deciso di mettere la mia macchina fotografica su una spiaggia e di osservare”.
“La spiaggia è un ottimo punto di osservazione perché in questo spazio, che per me è prima di tutto un non-luogo, la gente è tranquilla, non ha difese ed è in una situazione ideale per essere studiata. Quando siamo in spiaggia siamo più disinvolti, più fermi, ci muoviamo pochissimo, siamo più naturali e rilassati. Dalla spiaggia guardo la società da vicino – prosegue Vitali – perchè è una sorta di microcosmo dove si concentra tutta l’umanità. È un luogo fantastico per osservare e documentare gli individui perché qui la gente è se stessa, non si atteggia e si mescola a persone di diversa estrazione”.

A muovere il fotografo delle spiagge un interesse antropologico e sociologico: “Sulla spiaggia riconosco alcuni momenti chiave che sono alla base della nostra società: gruppi familiari, rapporti tra coetanei e amici, il cambiamento nella cura e nell’estetica dei corpi, ad esempio più recentemente con il boom dei tatuaggi. Tutti i cambiamenti qui si vedono in modo macroscopico. Emergono rapporti, intrecci di relazioni e anche delle non storie. Ci sono momenti dove anche se sembra non accadere nulla, al mio occhio succedono tante cose”.

Le sue fotografie di grande formato che ritraggono paesaggi marini baciati dal sole, spesso presi da svettanti scogliere o ponteggi alti, sezionano la complessità dell’interazione umana. Viste panoramiche, litorali puntellati da mamme, bambini, anziani, gente di mezza età, e poi ombrelloni, costumi, teli, salvagente, tavolette da surf, scogli, rocce e sassi che occupano uno spazio di sabbia e acqua in una geometria varia di colori e movimenti sotto il tipico biancore della luce estiva.

Malbacco, 2014
stampa lightjet da file originale su carta fotografica, montaggio Diasec, cornice in legno 180 x 296 cm

Dall’Italia al mondo. L’occhio indiscreto di Vitali inizia così a scrutare ogni angolo del pianeta, con la curiosità visionaria del grande artista. Apprezzato internazionalmente per le sue gigantografie, oltre che di spiagge, di discoteche e spazi pubblici in genere, dove individui anonimi vengono ritratti nel loro tempo libero. La sua abilità nel mostrare paesaggi e masse di gente con dettagli narrativi e formali a volte esaltati da sfondi quasi impalpabili, fa classificare i suoi lavori come paesaggi umani contemporanei. Sue foto sono presenti in numerose collezioni private, oltre che, ad esempio, al Centro de Arte Reina Sofia a Madrid, al Centro Arte Prato (Collezione Permanente), al museo Guggenheim a New York, al Museum of Contemporary Art a Denver, al Fond National Art Contemporaine, al Centre Pompidou – Musée National d’Art Moderne e alla Fondation Cartier a Parigi, e in diversi altri musei in Europa e negli Stati Uniti.

Parlando delle foto del calendario Epson 2009 dal titolo “Paesaggi umani”, l’autore afferma: “Le immagini devono avere una dimensione magica, in cui s’incontrano a volte spunti sociologici e ludici e dove si elaborano strutture narrative. Sono soddisfatto quando la lettura delle mie foto è complessa o contraddittoria, e sono curioso fino al limite del voyeurismo, affascinato dal comportamento degli individui pur senza cercare di comprenderne il significato. Il mio intervento è neutro, non faccio che registrare, attendo che le cose mi accadano davanti perché le cose che succedono definiscono l’immagine. L’esperienza fotografica diventa una pratica aperta per un’esperienza del mondo”.

Krka waterfall pink #3946, 2010
c-print diasec su dibond – 180 x 220 cm

Attività espositiva
Mostre personali (selezione)
2018
Coastal Colonies, Spiral, Tokyo
2017
Disturbed Coastal Systems, Benrubi Gallery, New York
2016
Massimo Vitali, Ronchini Gallery, London
2015
Massimo Vitali – New Prints, Hilger Next, Vienna
2014
Massimo Vitali, Studio La Citta, Verona
2013
Between Normalities, Bonni Benrubi Gallery, New York
2011
Arcadian Remains, Bonni Benrubi Gallery, New York
Massimo Vitali, Natural Habitats, LOOK3, Charlottesvillle
2010
A Touch of Summer, Galerie Ernst Hilger at Brot Kunsthalle, Vienna
In/Out, Centro de Arte Santa Monica, Barcelona
Galerie du Jour Agnes B., Paris
2009
Massimo Vitali: Landscape with Figures 2, Bonni Benrubi Gallery, New York
Disturbances of Reality, Hilger Contemporary, Vienna
2008
Massimo Vitali, Bonni Benrubi Gallery, New York
2005
Massimo Vitali: New Work, Bonni Benrubi Gallery, New York
Fotografien 1995-2005: Vitali, Lentos Kunstmuseum, Linz
2004
Massimo Vitali, Aula de Cultura BBK, Bilbao
Massimo Vitali, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato
Landscape with Figures, Bonni Benrubi Gallery, New York
2002
Public Places Private Lives, The Photographers Gallery, London
2001
Museum of Modern Art / Hasselblad Foundation, Gotenburg
Massimo Vitali, La Biennale di Venezia

Partecipazione a mostre collettive (selezione)
2018
Civilization: the way we live now, National Museum of Contemporary Art, Seoul
2017
From the Cavern to the Moon, Centro Pecci, Prato
2016
Extraordinary Visions. L’Italia ci guarda, MAXXI, Roma
2015
Liberi tutti, Museo Ettore Fico, Torino
Industry now, Mast Foundation, Bologna
2012
Sense of Place – European Landscape Photography, BOZAR, Brussels
Shared Vision, Aperture, New York
2010
Human Rites, Bass Museum, Miami
PastPresentFuture: Highlights from the UniCredit Collection, Yapi Kredi Cultural Center, Istanbul
2009
Parrworld: The Collection of Martin Parr, Jeu de Paume, Paris
Italian Genius Now, Museo D’Arte Contemporanea Roma – MACRO Future, Rome
2008
Human/Nature: Recent European Landscape Photography, Nelson Atkins Museum, Kansas City
Las Vegas Collects Contemporary, The Las Vegas Art Museum, Las Vegas
Art is For the Spirit: Works from the UBS Art Collection, Mori Art Museum, Tokyo
2007
Jano – La doble cara de la fotografia, Fondos de la Collecion Permanente Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid
Note Urbane, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Italian Genius Now, Museum of Fine Arts, Hanoi
Existencias, Musac, Museo de Arte contemporaneo de Castilla y Leon, Leon
Italies – Doubles visions, Maison Européene de la Photographie, Paris
2006
Centre Pompidou – Musée National d’Art Moderne, Paris
New Landscapes – Italianische Fotokunst, Sammlung der Unicredit Group, HVB Kunst Palais, München
UBS Collection, Tate Modern, London
Des territoires, des patrimoines, FRAC – Alsace, Sélestat
Beyond Delirious, CIFO Cisneros Fontanals Art Foundation, Miami
See into liquid, Museum of Contemporary Art, Denver, Colorado
Suoni e visioni, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova
2003
Painting Pictures: Painting and media in the digital age, Kunstmuseum Wolfsburg, Gerber
Agrupèmonos todos, MARCO Museo de Arte Contemporánea, Vigo
Vacant Community, Fondazione Olivetti, Roma
2001
Trade, Fotomuseum Winterthur
Collection 3, FRAC Alsace
2000
Tempo!, Palazzo delle Esposizioni, Roma
Arte y Tiempo, Centre de Cultura Contemporanea, Barcelona
PS1 Contemporary Art Center, New York
Le Temps Vite, MNAM Centre Georges Pompidou, Paris
1998
Un nouveau paysage humain, XXIX Rencontres de la Photographie, Arles

Cefalù Orange Yellow Blue, 2008
© Massimo Vitali

Presenza nei musei e nelle collezioni internazionali pubbliche e private

AGO Art Gallery of Ontario Ontario (Canada)
Conservatoire du Littoral Paris (France)
Centro de Arte Reina Sofia Madrid (Spain)
Centro per L’Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato (Italy)
The Guggenheim New York (USA)
Museo de Arte contemporaneo de Castilla y Leon (Spain)
Belgacom Bruxelles (Belgium)
Fondazione Sandretto Rebaudengo Guarene, Torino (Italy)
Metropolitan Bank Trust Photo Collection, Chicago (USA)
MMK Frankfurt am Main Sammlung E-On, Duesseldorf (Germany)
Museum of Contemporary Art Denver (USA)
Agnes b. Paris (France)
Fond National d’Art Contemporain Paris (France)
Arts Plastiques (Belgium)
Fondation Cartier Paris (France)
Fortis Bank (Germany)
FRAC Alsace (France)
ABN Amro (NL)
Arken Museum (Denmark)
AkzoNobel (NL)
Vanmoerkerke Collection (NL)
Centre Pompidou Musée National d’Art Moderne Paris (France)
Neue Galerie der Stadt Linz (Austria)
UBS-SBV, Switzerland / Italia
Samuel P. Harn Museum of Art Gainesville, Florida (USA)
UNICREDIT (Germany)
Autostadt Wolfsburg – Volkswagen Collection (Germany)
Elton John Atlanta (USA)
Vacances Bleues Paris (France)
Ella Fontanals Cisneros Collection (USA)
Essl Sammlung Austria (A)
Deutsche Bank (D)
Rupert Everett (UK)
Sacha Cohen (USA)
Cameron Diaz (USA)
Courteney Cox (USA)
The Nelson-Atkins Museum of Art Kansas City MO (USA)
The Hallmark Collection Kansas City, MO (USA)
AT&T Corporate Collection (USA)
JWT New York (USA)
Kenneth Cole Collection (USA)

Gulpiyuri #4473, 2011
c-print diasec su Dibond – 180 x 220 cm

Mercato
“Le mie prime fotografie, negli anni ’90 – racconta Vitali in una intervista al Sole 24 ore nel 2011 – costavano 800 mila lire. Poi i prezzi sono saliti progressivamente per evitare comportamenti speculativi da parte dei mercanti. L’estate del 2011 sono passato da 25 mila a 30-40 mila euro. Una decisione che deriva da un cambio di strategia: ho sempre fatto una politica dei prezzi relativamente bassi per favorire una maggiore circolazione delle opere, che ho dovuto in qualche modo arginare perché le mie foto erano diventate troppo popolari. Adesso quindi le stampo di formato più grande per renderle meno domestiche, visto che sto cercando di indirizzarmi a un collezionismo più serio”. Operazione senz’altro riuscita viste le eccellenti perfomance messe a segno in quegli anni, con un mercato sempre più internazionale e il massiccio ingresso del suo lavoro nei grandi musei e nelle più prestigiose collezioni pubbliche e private (vedi il capitolo attività espositiva). Il 2013 è stato l’anno record di Vitali con un fatturato che solo nelle aste – secondo Artprice – ha sfiorato il mezzo milione di euro ( circa il 50% realizzato negli Usa). Negli ultimi anni, anche a causa della crisi economica globale che nella sua fase acuta ha interessato anche il mercato dell’arte, i suoi prezzi – come quelli della maggior parte dei grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea – si sono andati man mano consolidando. Una tendenza che appare evidente soprattutto sul mercato secondario dove si registra un incremento degli invenduti e dove si possono acquistare lavori anche significativi del Maestro a cifre interessanti. Altro discorso per il mercato primario dove la nutrita schiera di gallerie internazionali ( vedi i paragrafi gallerie di riferimento e prezzi) che trattano Vitali sta facendo un ottimo lavoro per valorizzare la sua opera mettendo in scena mostre, organizzando eventi ed esponendo i suoi lavori negli stand delle più importanti fiere internazionali.

Gallerie di riferimento:
Usa:
Benrubi Gallery
www.benrubigallery.com
rachel@benrubigallery.com
Austria:
Galerie Ernst Hilger
www.hilger.at
andrea.rest@hilger.at
Belgium:
Crown Gallery Knokke
www.crowngalleryknokke.com
info@crowngalleryknokke.com
Brazil:
Baró Galeria
www.barogaleria.com
info@barogaleria.com
France:
Galerie du Jour – Agnes B
www.galeriedujour.com
elodie.cazes@agnesb.fr
Italy:
Eduardo Secci Contemporary
www.eduardosecci.com
sales@eduardosecci.com
Studio La Citta
www.studiolacitta.it
info@studiolacitta.it
Spain:
Galeria Senda
www.galeriasenda.com
carlos@galeriasenda.com
United Kingdom:
Ronchini Gallery
www.ronchinigallery.com
info@ronchinigallery.com

Prezzi: Nelle numerose gallerie internazionali che lo rapprendano, gli scatti di Massimo Vitali si possono acquistare con un investimento che va da circa 40 mila euro per le immagini singole fino a oltre 70-80 mila euro per i dittici a tiratura di massimo sei esemplari. Molto apprezzate dai collezionisti le grandi spiagge affollate di gente comune che rappresentano il segno distintivo della sua ricerca.

Top price in asta: Picnic Allée, 2000 – Stampa cromogenico. Diasec mounted. Printed later Ed. 1 / 3 di 188 x 231,1 cm – è stata aggiudicata a oltre 76 mila euro da Phillips a New York nell’aprile 2017. Viareggio, 2000 – Cibachrome (sous plexiglas) Ed. 3 / 9 di 150,4 x 182 cm – è passata di mano a oltre 73 mila euro da Artcurial a Parigi nell’aprile 2008.

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