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Borse: Wall Street torna a correre. Chi lascerà Piazza Affari dopo Tod’s? Atlantia e Autogrill in pole

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Alle sei, ora italiana, sono iniziate le esercitazioni militari cinesi di fronte a Taiwan: i media locali riportano che si tratta probabilmente di un dispiegamento di forze mai visto nella storia recente. Le manovre militari e d’addestramento con proiettili veri includono colpi di artiglieria e di missili in sei aree marittime off-limits a navigazione e sorvolo. Per l’Esercito popolare di liberazione si tratta a tutti gli effetti di una prova di forza in risposta alla visita di Nancy Pelosi a Taipei: le manovre avvengono a ridosso delle acque territoriali e interne di Taiwan, oltre che nella zona economica esclusiva del Giappone.

I mercati confidano che quanto accaduto serva a far sbollire l’ira di Xi per la “provocazione” e si concentrano sulla ripresa del rally delle Borse americane, in grande risalita sull’onda dei conti aziendali e di buoni dati economici.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen sale dello 0,3%. Nikkei di Tokyo +0,5%. Kospi di Seul +0,3%. BSE Sensex di Mumbai +0,4%. Hong Kong avanza dell’1,5%.

Alibaba guadagna oltre il 4% in prossimità della pubblicazione dei dati del trimestre. Gli analisti si aspettano il primo calo dei ricavi anno su anno della storia, a 203 miliardi di yuan (30,05 miliardi di dollari). Il Financial Times riferisce che Softbank ha venduto un grosso pacchetto di strumenti derivati avendo come sottostante azioni Alibaba. Con questa operazione, non la prima quest’anno, il conglomerato giapponese ha raccolto 22 miliardi di dollari in contanti.

In ribasso l’Indice Taiex di Taiwan (-1,5%). Pechino ha tagliato l’esportazione di sabbia nell’isola, un ingrediente chiave per la produzione di silicio, base dell’industria dei chip, il cuore della prosperità di Taiwan e dell’industria mondiale dell’elettronica.

Poco mosso stamane il future sull’Eurostoxx. Piazza Affari si è apprezzata ieri dell’1%. Da segnalare l’offerta d’acquisto volontaria della famiglia Della Valle su Tod’s (+20,4%) nella prospettiva di un delisting. Meno di una settimana dopo l’annuncio della migrazione di Exor alla Borsa di Amsterdam.

La Bank of England dovrebbe annunciare oggi una nuova stretta monetaria, alzando i tassi di interesse dello 0,5%: un aumento di questa entità non si vede dal 1995. Il costo del denaro sarebbe così portato all’1,75%. La decisione, sulla scia dell’aumento dei tassi di riferimento deciso dalle principali Banche centrali mondiali, è ampiamente attesa, alla luce anche del dato record dell’inflazione nel Regno Unito, che a giugno ha fatto segnare un +9,4%.

Sempre caldo il fronte dell’energia in Germania. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha visitato lo stabilimento Siemens Energy di Mühlheim an der Ruhr, dove è custodita la turbina di Nord Stream 1 rientrata dal Canada e in attesa di essere restituita a Gazprom. Nell’occasione ha accusato Mosca di ritardare la consegna per ricattare Berlino.

Intanto, l’ex cancelliere Gerhard Schroeder ha detto di aver incontrato la scorsa settimana Vladimir Putin, sottolineando che Mosca sarebbe pronta a trovare una soluzione negoziale per un cessate il fuoco in Ucraina e a risolvere la pressione energetica mettendo in funzione il gasdotto Nord Stream 2, di cui lo stesso Schroeder è stato presidente.

Ieri a Wall Street il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 2,6%, un incremento che porta l’indice a segnare un guadagno del 19% dai minimi di giugno. Insomma, siamo a un passo dal ritorno del Toro in borsa, evento che si verifica, secondo i graficisti, quando un certo rimbalzo, dal minimo, supera il 20%. L’S&P500 ha chiuso in rialzo dell’1,6%. Dow Jones +1,3%. Miglior titolo di giornata è stato Moderna (+16%), seguita da PayPal (+9%).

Petrolio Brent e WTI poco mossi e poco sopra i minimi da inizio febbraio. Ieri il greggio del Texas ha perso il 4%. Brent stamattina a 97 dollari. Ieri l’Opec+ ha stabilito di incrementare la produzione di soli centomila barili al giorno a partire da settembre. Si tratta dell’aumento più contenuto mai deciso dall’organizzazione e questo nonostante gli appelli a intensificare la produzione mondiale di greggio per abbassare i prezzi fatti, tra gli altri, da Joe Biden ed Emmanuel Macron.

Oggi in Piazza Affari: Tim rinuncia all’esclusiva sul calcio

In evidenza Tim: la società ha rinunciato all’esclusiva sull’App di Dazn sul campionato di Serie A. La società ha rivisto al rialzo la guidance sull’Ebitda del 2022 dopo il miglioramento della tendenza nel secondo trimestre e la forte accelerazione di Tim Brasil.

Banco Bpm ha riportato conti del trimestre superiori alle previsioni, grazie a un inatteso aumento delle commissioni e il previsto miglioramento del margine di interesse. Barclays alza il target price a 4 euro.

Manovre su Mediobanca. Il socio Banca Mediolanum, detentore del 3,4% del capitale, valuterà qualsiasi strategia di crescita proposta dal primo investitore Delfin se sarà recepita dal management e tradotta in un piano.

Sotto i riflettori Safilo: la società ha chiuso il primo semestre con vendite e margine Ebitda in crescita, dati che consentono alla azienda di occhialeria di anticipare già nel 2022 i target previsti per il 2024.

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Categories: Finanza e Mercati