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BORSE ULTIME NOTIZIE: Visco sfida i falchi sull’aumento dei tassi. Piazza Affari ok e Btp Italia al rush finale

Il governatore della Banca d’Italia interviene nel braccio di ferro tra falchi e colombe nella Bce sul rialzo dei tassi. Il Btp Italia supera l’emissione di novembre

BORSE ULTIME NOTIZIE: Visco sfida i falchi sull’aumento dei tassi. Piazza Affari ok e Btp Italia al rush finale

Ignazio Visco alza i toni. “Non apprezzo le dichiarazioni dei miei colleghi sui rialzi prolungati dei tassi”: dice il governatore della Banca d’Italia nel suo saluto alla XIV conferenza Maeci-Banca d’Italia. “E’ molto difficile – ha continuato – prevedere i futuri andamenti macroeconomici. La politica monetaria dovrà quindi continuare a muoversi con prudenza, facendosi guidare dai dati e minimizzando gli effetti negativi sull’ancora fragile ripresa”.

Visco all’attacco sulla strategia di aumento dei tassi Bce

Ad una settimana dalla riunione della Bce sale così di tono il braccio di ferro sulla strategia del costo del denaro. Un aumento di mezzo punto il 16 marzo è quasi scontato, ma le “colombe”, sostenute dal chief economist Philip Lane, non hanno intenzione di ipotecare le mosse future, anche perché non sono in pochi a pensare che la scelta di “stringere e basta” non sia la più efficace. Anche perché, sottolinea il commissario Ue Paolo Gentiloni, “l’inflazione certamente scenderà”.

Sui mercati la tesi deve pur avere una qualche presa a giudicare dalla cautela con cui i mercati hanno reagito alle dure parole del presidente della Fed Jerome Powell che ha definito “molto probabili” nuovi aumenti dei tassi per fronteggiare un’inflazione più alta del previsto. Il BTP tratta a 4,54%, + 3 punti base.

Piazza Affari ok spinta dalle banche, l’Europa segue

Sotto la spinta delle banche ritrova il buonumore Piazza Affari +0,31%, di nuovo all’assalto quota 28 mia punti.

A meta mattina il Btp Italia ha superato i risultati della precedente emissionegli ordini sono di 735 milioni che si aggiungono ai 6,557 raccolti lunedì 6 e martedì 7, per un totale provvisorio di 7,292 miliardi contro i 7,281 miliardi dell’emissione di novembre 2022.

Anche le altre borse dell’Europa, dopo una partenza al ribasso, si muovono ora poco sopra la parità. Difficile trovare una chiave di interpretazione dei dati della mattinata.  In Germania le vendite al dettaglio registrano a sorpresa un calo mese su mese dello 0,3%, il consensus era +2,3%. Per contro, la produzione industriale sale del 3,5%, contro il +1,4% atteso dagli economisti.

A gennaio, in Italia, le vendite al dettaglio registrano un aumento sia in valore che in volume. Secondo i dati diffusi oggi da Istat, nel mese in esame l’indice complessivo in valore delle vendite ha registrato aumenti dell’1,7% su mese dopo il -0,2% di dicembre, e del 6,2% su anno da +3,6% (rivisto da +3,4%).

A Piazza Affari tornano a volare le banche confortate dalla prospettiva del rialzo dei tassi. In cima al listino svetta un tris di istituti che vantano rialzi nell’ordine del 2% abbondante: Bper, Bpm e l’immancabile Unicredit.

In rosso Tenaris -1,3%. Perde colpi dopo i conti Fincantieri -5% che chiude il quarto trimestre con risultati inferiori alle aspettative su quasi tutte le metriche, leggermente meglio delle attese solo il debito. Deludenti anche le indicazioni sul 2023. La società ha chiuso il 2022 con un rosso di gruppo pari a 324 milioni.

Leonardo -0,3%, ha annunciato stamattina di aver firmato contratti di vendita di cinquanta elicotteri AW09. I compratori sono sparsi in tutto il mondo, America Latina, Sud Est Asiatico, Giappone ed Oceania. Domani usciranno i dati della trimestrale.

Attesi domani anche i numeri di Prysmian. Il titolo ha segnato lo scorso 6 marzo l’ultimo record storico a 38,68 euro per una performance da inizio anno intorno a +10%,

Poco mossa Tim +0,2%. Venerdì si riunisce il comitato parti correlate, l’organismo è chiamato ad esaminare l’offerta congiunta per la rete fissa dell’ex monopolista presentata da Cdp e Macquarie. Reuters riporta che Vivendi, principale azionista del gruppo telefonico resta freddo rispetto alla proposta. Il fondo KKR sarebbe a favore di un’offerta unica.

Stabile Stellantis.  Ferrari, Iveco e Cnh Industrial hanno firmato oggi con i sindacati di categoria l’accordo per il rinnovo del contratto 2023-2026 che prevede un aumento salariale del 6,5% a partire da questo mese per i loro lavoratori italiani. Lo dicono in diversi comunicati sia i sindacati che il gruppo automobilistico. In base all’accordo un ulteriore incremento del 4,5% scatterà da gennaio 2024, mentre ai lavoratori saranno inoltre corrisposti bonus una tantum per complessivi 600 euro nel corso di quest’anno.
L’accordo riguarda quasi 70.000 lavoratori italiani dei quattro gruppi industriali.

Mercati Usa, oro e petrolio

In Usa, preso atto delle intenzioni della Federal Reserve, l’attenzione ora si sposta ai dati sul mercato del lavoro in uscita negli Stati Uniti venerdì. Ugualmente importante sarà il dato sull’inflazione in uscita il 14 marzo. Il 22 marzo si riunisce la Federal Reserve, i membri del board avranno a disposizioni questi ultimi due dati, per poter decidere.

L’euro dollaro ha perso ieri l’1,3%, stamattina la discesa prosegue, il cross è vicino ai minimi di medio periodo a 1,053.

Il petrolio WTI ha chiuso in calo del 3,5%, stamattina è poco mosso a 77,2 dollari il barile. La Russia sta vendendo in Asia il petrolio che prima destinava all’Europa, la produzione è rimasta alta in questi mesi, lo ha detto il segretario generale dell’Opec+ ieri nel corso di un evento.

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