“La Fed alzerà i tassi, ma anticiperà una pausa”. Reuters sintetizza così gli umori dei mercati in attesa delle decisioni della banca centrale Usa. Ovvero, scontato l’ennesimo aumento (stavolta solo un quarto di punto) gli operatori prevedono che Jerome Powell, pur rilevando che la lotta all’inflazione è tutt’altro che vinta, annunci una pausa della stretta per dar sollievo ai bilanci delle banche, provati dalla politica più rigida degli ultimi 40 anno. Con l’occhio rivolto alla Fed, le ultime notizie delle Borse premiano le banche, trainate dai risultati della trimestrale Unicredit e dalle novità su Mediobanca.
Borse ultime notizie: Unicredit trimestrale record, novità su Mediobanca
La previsione aiuta i listini europei, aiutati da una serie di trimestrali positive, a partire da Unicredit, ancora una volta la star di Piazza Affari, + 4,9% alle 12 dopo aver sfiorato il 6%. La banca di Andrea Orcel chiude il trimestre con un utile di 2,1 miliardi di euro. Gli analisti si attendevano 1,3 miliardi. La banca ha alzato le previsioni sul 2023 ed ha incrementato la frazione di utile da destinare al dividendo.
L’istituto trascina al rialzo altri titoli del comparto: Banco Mps avanza del 3% abbondante davanti a Bper e Bpm. Su del 2%. In grande forma Mediobanca, su del 3,5% sull’onda dell’interesse di Caltagirone che ha raddoppiato la quota fino a sfiorare il 10%.
Non eccita il mercato la trimestrale, pur lusinghiera, di Stellantis -1,85%. I ricavi (47,2 miliardi +14%) sono stati leggermente superiori alle attese grazie a maggiori “altri ricavi” (Comau, Teksid, Mobility Service), mentre quelli dell’ auto sono stati sostanzialmente in linea con le attese sia in termini di volumi che di ASP. Tuttavia, come avvenuto per Renault, Stellantis ha registrato un forte aumento degli inventari sia presso i rivenditori indipendenti che presso i propri magazzini. La guidance è stata confermata.
In arrivo nel pomeriggio le trimestrali Leonardo e Enel, domani Poste
Nel pomeriggio la parata dei Big prosegue. In serata sono previsti i conti di Leonardo +1,45%. Il primo quarto è un trimestre “light” per Leonardo perchè l’EBITA rappresenta meno del 10% dell’EBITA dell’intero anno e non ci attendiamo impatti sul titolo nonostante l’EBITDA in calo YoY vs. la crescita del 6% stimata sul 2023.
Non minore l’attesa per Enel +0,6%, stamane in territorio positivo a 6,1 euro al primo vero test dopo le polemiche sulle scelte del dopo Starace.
A Piazza Affari debutto negativo per Lottomatica, bene Campari, Tim ancora giù
Piazza Affari torna a sfiorare quota 27 mila grazie al rimbalzo dell’1%. In controtendenza Il settore dell’aviazione perde terreno a causa di Lufthansa, in ribasso del 3,5% dopo aver registrato ricavi inferiori alle aspettative del mercato.
Milano accoglie oggi la matricola più ricca del 2023 tra i listini europei. Si tratta di Lottomatica con 600 milioni di euro raccolti in fase di collocamento e fino a 690 milioni di euro da raccogliere in caso di pieno esercizio dell’opzione. In realtà il titolo nel giorno del rientro ha chiuso a 8,28 euro -8,9% rispetto al prezzo dell’offerta.
Da segnalare Campari +3%: Bofa alza il target price da 13 a 14,30 euro, Buy confermato. Vola anche Amplifon +4,4%.
Debole Tim – 2,3% alla vigilia del cda dedicato alle offerte sulla rete fissa.
Le Borse in Europa e a Wall Street
Le Borse nel resto d’Europa: Dax di Francoforte +0,5%. EuroStoxx +0,6%. Il Cac40 di Parigi sale dello 0,5%. In questo listino si mettono in luce le società del lusso e delle bevande.
In attesa delle mosse della banca centrale il Bund decennale tratta a 2,22%, il BTP 4,12%.
Nel giorno delle comunicazioni della Federal Reserve, il Treasury Note a dieci anni si rafforza al 3,39% di rendimento. Il mercato delle opzioni dà come probabile al 95% un incremento dei tassi di un quarto di punto.
Le aspettative di una frenata hanno zavorrano le materie prime, a partire dal petrolio: WTI del Texas, già ieri in calo del -5%, oggi perde un altro 2% e tocca minimi di medio periodo a 70 dollari il barile, minimo da fine marzo. Il gas naturale europeo scivola sotto i 37 euro per mwh per la prima volta in 14 mesi.
Wall Street promette una partenza positiva: Future del Nasdaq +0,1%.
L’euro si apprezza su dollaro, cross a 1,104.
Future del Nasdaq +0,1%.