Piazza Affari +1,35% al quarto giorno consecutivo di rialzo sale ai massimi da un anno largamente oltre quota 27.500 punti, un soffio sotto il rialzo di Francoforte alimentato dalla ottima performance di Siemens +8,2% dopo i risultati migliori delle previsioni.
Il rally prosegue nonostante i moniti in arrivo dai banchieri centrali su nuovi prossimi aumenti dei tassi, necessari per frenare l’euforia. Ma, a favore della tendenza positiva, giocano sia i dati sull’inflazione tedesca (+9,2% a gennaio ai minimi d 5 mesi, meglio del previsto) che l’accelerazione della ripresa cinese che può fornire il propellente giusto per la ripartenza europea. Prometeia registra il miglioramento della congiuntura dell’industria italiana, grazie anche alla ripresa del settore auto della Germania, grande committente del made in Italy.
In ascesa la corona svedese
In attesa dell’esito del Consiglio Europeo caratterizzato dalla visita di Zelensky a Bruxelles si raffreddano le tensioni sul mercato obbligazionario; il rendimento del Btp decennale scende al 4,10% da 4,22% di ieri. Giù anche il Bund a 2,30% (5 punti). Lo spread sotto i 180 punti.
In forte ascesa sul mercato valutario la corona svedese dopo l’aumento dei tassi al 3% deciso dalla Risk Bank che ha preannunciato nuovi prossimi rialzi.
Unicredit dà la carica a Piazza Affari
A spingere al rialzo Milano è ancora una volta Unicredit, +3.80% ad un passo dai 19 euro. In mattinata l’istituto ha ricevuto prenotazioni per 1,5 miliardi per un bond snc (senior non callable).
La banca italiana gareggia oggi con il Crédit Agricole +4% a Parigi dopo i conti alimentati anche dalla filiale di casa nostra per il titolo di miglior banca europea. Il settore si conferma intanto il più dinamico in questo primo scorcio del 2023: +17% contro +9% dell’indice Stoxx 600.
In grande spolvero anche Banca Monte Paschi +9%.
Fa eccezione Bper, in calo del 2% in avvio per la delusione dei conti trimestrali che hanno messo in secondo piano il raddoppio del dividendo. Assai peggio fa il Credit Suisse -5,6%, al termine di un anno orribile: il ceo del gruppo ha definito i risultati “inaccettabili”.
Scendono Tim e Saipem, in fibrillazione Exor, bene Leonardo
Si stabilizza Tim -1,6% dopo la sbandata in aperture quando, per un errore nell’immissione di un ordine, il titolo è finito in asta di volatilità con un calo di oltre il 4%. Da gennaio il rialzo è del 38%.
Anche Saipem, dopo la corsa delle ultime sedute, cede l’1%. Da inizio anno le azioni sono in rialzo del 33%, grazie a diversi upgrade di broker, mentre gli investitori si stanno posizionando sul titolo in vista dei risultati a fine mese, scommettendo su una revisione al rialzo delle stime.
Bene raccolta Tenaris in salita del 2% circa. Andamento positivo anche per Eni +1,2%.
In fibrillazione la scuderia a quattro ruote di Exor. Corre Stellantis + 3,2% davanti ad Iveco +3% (uno dei titoli preferiti del 2023) e Cnh +2,4% già penalizzato in vista dell’uscita dal listino milanese.
Da segnalare Leonardo +1,10%. L’Asahi Shimbun di Tokyo anticipa che è allo studio una jv tra Mitsubishi, Bae System e la società italiana per la realizzazione del nuovo caccia.
Google sotto esame a Wall Street
I future segnalano un’apertura positiva di Wall Street. In Nasdaq in particolare sale dell’1,4% dopo la battuta d’arresto di ieri. Sotto i riflettori Google ieri in caduta del 7,7% per l’infelice presentazione del prodotto basato sull’intelligenza artificiale.