L’inflazione dell’Eurozona rallenta, ma a passo da lumaca: +8,5% a febbraio contro 8,6%. Troppo poco per tranquillizzare i mercati che si aspettavano un più rassicurante +8,3%. Anche in Italia la corsa dei prezzi registra +9,2% sopra le attese, ma in frenata rispetto al +10% di gennaio. Questi numeri offrono poco spazio sia all’entusiasmo che alla disperazione. Il risultato è l’encefalogramma piatto dei listini: Piazza Affari sale di 0,11% attorno a 27.340 punti, Parigi +0,02% sostenuta dalla notizia che Aramco, il colosso petrolifero saudita, acquisirà una quota fino al 20% nella nuova jv tra Renault e la cinese Geely che si dedicherà alle tecnologie di propulsione a combustione interna e ibride, con l’obiettivo di sviluppare motori a benzina e sistemi ibridi più efficienti in alternativa all’elettrico. Pesa sul settore bancario il calo di Hsbc -4,3% a Londra nel giorno dello stacco della cedola.
L’Inflazione non rallenta abbastanza, pressione sui rendimenti delle obbligazioni
Prevale, sotto la pressione dell’inflazione, la spinta al rialzo dei rendimenti delle obbligazioni. Il Treasury Note a dieci anni si è spinto oltre la soglia psicologica del 4%, oggi è a 4,04%. Il Bund decennale tedesco sale a 2,75%, nuovo massimo dal 2011; il Btp decennale al 4,61%. Filippo Diodovic, strategist di Ig Italia, scrive che “la persistenza dell’inflazione su livelli così alti modifica le nostre aspettative sulle prossime mosse Bce. Ci aspettiamo un aumento di 125 punti base del costo del denaro nei prossimi mesi (con forti pressioni dei ‘falchi’ per aumenti di 75 punti base a marzo e 50 punti base a maggio)”. Christine Lagarde, parlando ad una tv spagnola, ha confermato stamane che i tassi potrebbero continuare a salire dopo l’aumento di mezzo punto a metà mese.
Il ciclone Tesla si abbatte sui chip, frana Stm
Pesa sul fronte delle azioni il ciclone Tesla, in ribasso del 5% dopo la presentazione del piano industriale. Elon Musk ha affermato nel corso della presentazione che la casa utilizzerà meno semiconduttori basati sul carburo di silicio perché vuole puntare su una tecnologia alternativa sviluppata al suo interno. Per tutta risposta crollano i prezzi dei semiconduttori: Stm, peggior titolo a Milano e Parigi, lascia sul terreno attorno al 6%.
A Piazza Affari guida la corsa Amplifon + 4,9% dopo i conti, davanti ai petroliferi: Tenaris +2,2%. Ben comprata Campari +1,8%.
Sotto tiro Banco Bpm. Poco mossa Telecom Italia + 0,69%. Sono in corso colloqui tra governo e Antitrust UE su NetCo. Allo studio da parte del MEF, una soluzione ponte per consentire in una prima fase a CDP di restare fuori del veicolo usato per lanciare l’offerta ed evitare problemi antitrust.
La Borsa degli Stati Uniti dovrebbe aprire contrastata, divergono i future del Dow Jones e del Nasdaq, il primo in rialzo ed il secondo in ribasso.
Si profila una seduta record a Wall Street per Salesforce +15% nel preborsa dopo i risultati annunciati nella notte che hanno stracciato le attese del consensus, sia per quanto riguarda il trimestre passato che per quanto riguarda l’anno fiscale in corso. “Per l’intero anno abbiamo generato entrate per 31,4 miliardi di dollari, in crescita del 18% su base annua o del 22% a valuta costante, una delle migliori prestazioni di qualsiasi azienda di software aziendale delle nostre dimensioni”, ha affermato Marc Benioff, Presidente e CEO della regina del Cloud.