Chi ben comincia è a metà dell’opera, suona l’antico detto. E le ultime notizie dalle Borse mettono in luce che i mercati europei, reduci da una pessima annata, ci provano. Grazie alla tenuta degli indici manifatturieri (Italia in lieve contrazione ma a fronte del calo delle scorte), l’Europa prova a ripartire all’insù, complice la chiusura di Wall Street. Ben comprata Parigi +1,3% guida la corsa grazie al balzo di Atos +16%: Airbus dovrebbe acquisire una quota di minoranza in Evidian, la controllata che si occupa di cybersecurity.
Oltre a Wall Street oggi sono fermi i future di petrolio, oro, gas naturale Usa.
Borse ultime notizie: Piazza Affari
A Milano +1,3% non si ferma la corsa di Saipem +3% in una giornata positiva per l’Italia dei grandi lavori: Eni +2,20% e Snam +1% festeggiano la conclusione positiva degli accordi per il nuovo gasdotto con l’Algeria.
Enel +1,8% ed Intesa San Paolo + 2,3% prendono atto dei progressi della jv Mooney che, partirà con il suo servizio di telepedaggio entro il primo semestre 2023. In gran spolvero anche Banco Bpm +2,6% assieme ad Anima Holding +2,03% che ha rinnovato l’accordo con il Creval.
In attesa dei dati di vendita 2022 sale Stellantis + 2, 8%, un soffio sotto Cnh. All’interno della scuderia Exor scalpita Juventus + 3,7% ad un passo da 0,33 euro.
Leonardo apre il 2023 con un balzo in avanti del +2,80%, che porta la quotazione sui livelli di inizio novembre. Il 2022 era terminato con un ottimo +28%, secondo solo al +77% di Tenaris (oggi +1,6%) all’interno delle blue chip del FTSEMIB.
Il mercato, infine, scommette che il 2023 sarà l’anno buono per la privatizzazione di Banca Monte Paschi +8%, come si è augurata la premier Giorgia Meloni che ha ribadito come il governo stia lavorando per una uscita ordinata dello Stato dalla banca per formare più poli bancari in Italia.
Acquisti sui bond governativi, i protagonisti di un 2022 da dimenticare: il Bund tedesco ha un rendimento del 2,47%. BTP decennale a 4,58%. Il premio di rendimento tra Italia e Germania sul segmento decennale si attesta a 212 punti base, sui livelli di venerdì sera.
Non c’è per ora alcun segno di una “spirale salari-prezzi” nella zona euro, ma la Banca Centrale Europea dovrà continuare la propria politica monetaria restrittiva per frenare le aspettative di inflazione. Lo ha detto Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e membro Bce.