L’Europa si mette alle spalle le ultime mosse delle banche centrali e il nuovo caso PacWest scoppiato a Wall Street. Le Borse europee, a metà giornata, confermano il rialzo con Milano di buon passo e in testa riavvicinandosi alla soglia dei 27.000 punti, con Tim (+4%) sempre in luce sulle attese di un rilancio per Netco. Bene anche Francoforte (+0,78%, dopo che in Germania gli ordini all’industria sono calati del 10,7% su mese) e Amsterdam (+0,45%). Più indietro Parigi (+0,39%) dove la produzione industriale è calata dell’1,1% a marzo deludendo il consenso degli economisti, Madrid (+0,34%) e Londra (+0,36%) che si prepara alla grande incoronazione di Re Carlo III.
Intanto, mentre l’andamento dell’economia e dell’inflazione restano sotto i riflettori, procede a pieno regime la stagione delle trimestrali su entrambe le sponde dell’Atlantico: in Italia grande attesa per Intesa Sanpaolo, mentre negli Usa Apple ha chiuso il trimestre con profitti e ricavi in calo, ma comunque sopra le stime. Più tardi, i dati Usa sul mercato del lavoro.
Peggiorano le vendite al dettaglio nell’Eurozona, ferme in Italia
I listini azionari europei restano in rialzo anche se le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono scese. Secondo Eurostat il dato è sceso a marzo dell’1,2% su base mensile, peggio di quanto atteso dagli analisti che avevano stimato un calo dello 0,1% e dopo il -0,2% di febbraio. Su base annua le vendite registrano una variazione negativa pari a -3,8% contro il -2,4% rilevato in precedenza, facendo anche in questo caso peggio del -3,1% indicato dal consensus.
Secondo le stime preliminari Istat, è sostanzialmente nulla la variazione del valore legato alle vendite al dettaglio nel marzo 2023 in Italia mentre quelle in volume sono in calo (-0,3%) rispetto al mese precedente.
Petrolio in rialzo, gas debole. Stabile l’euro sul dollaro
Il petrolio, dopo una lunga serie di ribassi, si avvia a chiudere la settimana in rialzo: il Brent passa di mano a 73,11 dollari al barile con una crescita dello 0,84%, il greggio texano dell’1,53% poco oltre i 69,6 dollari al barile. Mentre, il gas naturale scambiato ad Amsterdam scende dello 0,55% a 35,85 euro. Sul valutario, l’euro si mantiene sui livelli della vigilia, a 1,103 dollari.
A Piazza Affari rally di Tim, Moncler in rosso
Per quanto riguarda i titoli, in un Ftse Mib (+1,33%) sostanzialmente tutto in positivo, spicca il rialzo dei bancari (Mps +3,23%, Bper +2,67%, Unicredit +3,49% e IntesaSanpaolo +1,90%) e dei petroliferi (Saipem +3,25%, Tenaris +2,6%, Eni +2,54%), con il rialzo del greggio.
Grande giornata per Telecom (+4,34%) all’indomani del cda che ha valutato le offerte di Cdp e Kkr sulla rete giudicandole inadeguate. Ora si attende il 9 giugno per un rilancio di Kkr.
In coda invece Moncler -2,14%, nonostante la trimestrale superiore alle attese. Del resto da inizio anno la mason di lusso ha registrato una corsa di oltre il 38%, per questo secondo molti analisti era “improbabile che gli investitori reagissero con sorpresa”. Per quanto riguarda i contri dei primi tre mesi del 2023 il gruppo ha archiviato il periodo con ricavi consolidati a 726,4 milioni, in crescita del +23% a cambi correnti e costanti, rispetto ai 589,9 milioni registrati nei primi tre mesi del 2022. Boom di vendite in Asia (+32%) spinta dalla domanda cinese dopo la revoca delle restrizioni legate alla pandemia, ma anche da una crescita solida in Giappone e in Corea. Ottima performance anche in Emea (+29%) mentre più contenuto il rialzo nelle Americhe (+9%).
In rosso Erg (-0,53%), nonostante la notizia dell’acuisto di un parco fotovoltaico in Spagna e Leonardo (-0,1%) all’indomani della pubblicazione dei conti.
Poco mosso lo spread
Poco mosso lo spread BTp/Bund il giorno dopo la decisione della Bce di alzare i tassi di interesse. Il Bund decennale sale a +2,25% (da 2,21 di ieri) e fa meglio del Btp di pari durata che resta sui livelli di ieri a +4,17% (dal 4,12%) per uno spread in allargamento a 192 punti base (+0,22%).