Procedono in ordine sparso i mercati finanziari investiti dalla pioggia delle trimestrali. Piazza Affari -0,1% oscilla dall’apertura tra un timido rialzo ed un pallido ribasso. Poco meglio Parigi, sostenuta dai numeri di Michelin +2%. Eurostoxx +0,1%. Ecco le ultime notizie sulle Borse.
Le grandi banche sostengono le Borse in Europa e fanno tremare Usa e Giappone
In prima fila in Europa spiccano i conti delle grandi banche. La sorpresa positiva arriva da Unicredit +2,74% dopo aver annunciato il rimborso anticipato del bond At1 da 1,25 miliardo alla prima call date del 3 giugno. Un comunicato informa che “la banca non ha nessuna necessità di emettere strumenti di questo tipo nel prossimo futuro”. Una mossa vincente che fa ancor più effetto a fronte delle difficoltà in Usa di First Republic (l’80% in meno in due giorni) e di Nomura in Giappone (-7%).
La mossa di Andrea Orcel ha dato il via al recupero di Banca Bper, Bpm e Monte Paschi, tutti e tre sopra il 2%. In terreno positivo i Big del vecchio Continente. Deutsche Bank guadagna il 2,7% mentre è in corso la presentazione agli analisti dei conti del primo trimestre. Schizza all’insù Barclays +3,8% dopo l’aumento degli utili. Stesso copione a Madrid per Bbva, in grande forma per l’eccellente performance delle attività in Messico.
Il credito tiene, migliora la fiducia: e l’Euro si rafforza ancora
La tenuta del credito, accompagnata dal miglioramento della fiducia dei consumatori nell’area euro si traduce nel rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro. La moneta unica sfiora i massimi da un anno a questa parte rispetto al dollaro, a riflesso della resilienza dell’economia europea che contrasta con i rischi bancari e lo stallo sul tetto del debito negli Stati Uniti. L’euro è in rialzo dello 0,08% rispetto al dollaro a 1,104, non lontano dal picco di un anno raggiunto ieri a 1,1096.
Mercato obbligazionario poco mosso. Il Treasury Note a dieci anni è praticamente sui livelli di ieri a 3,43%.
BPT a 4,31%, +4 punti base. Bund a 2,43%. Lo spread è pari a 186 punti.
Le Big Tech volano in Usa ma soffrono le aziende dei chip
Situazione speculare rispetto alle banche per il settore tecnologico. Brillano i Big americani: dopo l’allungo ieri di Microsoft +8% oggi a giudicare dai future del Nasdaq dovrebbe essere Meta ad infiammare il mercato con un aumento stellare. Nemmeno lo stop all’acquisizione di Activision da parte di Microsoft imposto dalle autorità britanniche ha frenato gli acquisti. In realtà, commenta il Financial Times, l’operazione da 69 miliardi di dollari annunciata nel gennaio del ’22, oggi è assai meno strategica per il colosso del software, concentrato ormai più sull’intelligenza artificiale che nel primato dei giochi sul cloud.
Soffre però il mondo dei chips. Stm, che pure ha annunciato risultati migliori delle stime, lascia sul terreno il 7,5% abbondante. Le tensioni internazionali gettano una luce sinistra sulle prospettive di crescita dell’industria. Perdono colpi in Asia Samsung ed il gigante Tsmc di Taiwan. Calano anche le vendite del gioiello olandese Asml, frenato dalle pressioni di Washington contro le vendite in Cina.
A Piazza Affari Hera è il miglior titolo a fine mattina
In profondo rosso anche Tenaris -5,81% dopo aver rilasciato i conti mercoledì in serata. La società, prevede che le vendite e i margini si mantengano stabili ma diminuiranno gradualmente nel resto dell’anno, dopo un aumento del 75% delle vendite nel primo trimestre del 2023. Lo ha comunicato il gruppo, attivo nella produzione di tubi d’acciaio per le industrie petrolifere e del gas. Deboli anche gli altri petroliferi: Eni e Saipem sotto del 2% abbondante.
A Piazza Affari Hera +2,2% è il titolo migliore a fine mattinata.