Avanzano tra scambi ridotti i listini europei con un occhio rivolto a Wall Street: alle 14 e 30 uscirà il dato sulle spese personali, una delle statistiche più seguire dalla Fed.
A favorire l’ottimismo è l’andamento del prezzo del gas naturale: per la prima volta dall’aggressione russa all’Ucraina il prezzo scende sotto la soglia dei 5 dollari a 85 euro per mwh, -6%. In dieci giorni ha perso il -40% e il bilancio da inizio anno si è ridimensionato a +22%. Dal picco di agosto si è ridimensionato del -75%. In Europa, le temperature dovrebbero rimanere sopra la media fino ai primi di gennaio.
Debole anche il petrolio, nonostante la prospettiva di un calo delle forniture russe via il Baltico.
Banche e titoli del settore salute sostengono le quotazioni del Vecchio Continente. Milano segna + 0,2% poco sotto i 24 mila punti.
Il produttore di vaccini Bavarian Nordic avanza del 6,5% dopo un accordo con gli Usa. Intanto una fornitura di vaccini mRna di Moderna ha raggiunto il porto di Shanghai. Ma i vaccini saranno riservati alla comunità tedesca: la Cina, che non ammette la maggior efficacia dei farmaci occidentali, resta esclusa.
Salgono anche le aziende di credito, sull’inda delle ultime dichiarazioni di Luis de Guindos: il vicepresidente della Bce ha sostenuto che in futuro aumenti di mezzo punto dei tassi dovranno esser giudicati “normali”.
La bancassurance danni diventa volano delle banche
In chiave più domestica poco mosse Banco Bpm e Bper che ieri hanno siglato accordi di bancassurance rispettivamente con Crédit Agricole ed Unipol. Scende Mps -2,2%, di nuovo sotto i 2 euro, il valore dei titoli di nuova emissione. Unicredit +1,1%.
Secondario italiano fiacco in tarda mattinata, senza una reazione apprezzabile al dato migliore delle attese degli indici di fiducia Istat.
Titoli di Stato: spread stabile a 211 punti
Il Btp decennale si mantiene saldamente oltre il 4,5%, ma le vendite non trascurano la carta tedesca, che mette in evidenza il nuovo massimo dal 2008 sul tasso del due anni e dal 2022 per i cinque anni. Spread stabile a 211 punti.
A Piazza Affari bene Tenaris e Tim, nuovi affari per Leonardo
In Piazza Affari anche oggi Leonardo +1,2% si spinge su nuovi top di periodo grazie alle notizie positive: l’ex Finmeccanica ha annunciato di esserci aggiudicato un contratto del valore di 690 milioni di euro per il potenziamento di 16 elicotteri.
Continua intanto la risalita di Juventus +2,6%, incurante della riapertura delle indagini della giustizia sportiva. Il mercato dà credito alla prospettiva di un’Opa da parte di Exor. Oggi la holding di controllo del gruppo, quotato nell’indice principale della Borsa di Amsterdam ha annunciato la cancellazione di circa il 3% del capitale relativo alle azioni proprie acquistate attraverso i piani di buyback realizzati a partire dal novembre 2018 fino al 30 giugno scorso.
Nel listino milanese brillano Interpump e Tenaris +1,4%, seguire da Telecom Italia+1,3%, sempre sugli scudi per il complicato negoziato voluto dal governo. Il nuovo incontro tecnico con i principali azionisti di Tim – Vivendi e Cdp ha affrontato il tema dei livelli occupazionali e quello del debito in vista dell’assetto finale. Si proseguirà il 29 dicembre con un nuovo incontro che si auspica possa essere risolutivo: non sono in molti a crederci.
Negli Usa riflettori sull’indice Pce
La borsa degli Stati Uniti dovrebbe aprire in lieve in lieve rialzo, prima della pubblicazione dei dati macroeconomici, il future del Nasdaq sale dello 0,4%. Prima dell’avvio delle contrattazioni escono il reddito e la spesa personale. Alla stessa ora esce il dato chiave della giornata: il Personal Consumer Expenditure, un indicatore dell’inflazione molto seguito dalla Federal Reserve: il PCE è meno sbilanciato sugli affitti e più esposto ai salari. Il consensus si aspetta un incremento del 5,5% anno su anno, dal +6% di ottobre.
Da seguire il possibile rimbalzo di Tesla, scivolata a 125 dollari. Wedbush ha tagliato il target price a 175 dollari, da 250 dollari. L’analista Dan Ives conferma il giudizio Outperform e nella nota scrive che nel quarto trimestre la società dovrebbe consegnare non più di 415.000 vetture, circa ventimila in meno delle ultime stime.