Mercati ancora in apnea nell’attesa di indicazioni in arrivo dalle Banche Centrali. L’inflazione tende a scendere, pur mantenendosi a livelli elevati. Il punto di svolta riguardo ai tassi sembra ormai vicino, il che rappresenta una buona notizia per i mercati obbligazionari, ma nell’attesa dei prossimi dati su inflazione e crescita previsti per giovedì gli investitori rimangono in attesa senza assumere nuove posizioni. Continua così la fase di consolidamento dei buoni progressi messi a segno a novembre, mese che si avvia a chiudere con un guadagno medio del 6%.
Borse: Piazza Affari aspetta le indicazioni da Wall Street
Piazza Affari lascia sul terreno a fine mattinata lo 0,3% circa, peggiorando la performance iniziale tra scambi modesti, in attesa delle prime indicazioni dai future di Wall Street: per il momento da oltre oceano non arrivano segnali chiari. Copione analogo per l’Eurostoxx e per il Dax di Francoforte -0,3%. Volkswagen lascia sul terreno l’1,2% dopo le dichiarazioni del capo azienda Thomas Schaefer ai rappresentanti sindacali dell’impianto di Wolfburg: “Il prossimo anno – ha detto – sarà difficile a causa di un’intensa pressione in diversi mercati e di ordini inferiori alle aspettative per i suoi veicoli elettrici”. A Milano rimbalza Iveco +1,08%.
Germania in panne e i prestiti alle imprese nell’Eurozona vanno giù
L’indice sulla fiducia dei consumatori in Germania è salito di 0,5 punti a -27,8 punti in vista del mese di dicembre, ma la fase negativa della congiuntura tedesca si riflette sull’andamento dei prestiti alle imprese della zona euro scesi in territorio negativo per la prima volta dal 2015, in base ai dati della Banca centrale europea. I prestiti bancari alle imprese si sono ridotti dello 0,3% a ottobre mentre la crescita dei prestiti alle famiglie è rallentata allo 0,6%.
A2A e Iren scontano la mancata proroga delle concessioni hydro
Ieri in serata il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla bozza del DL Energia senza le due misure sul fine tutela e sulle concessioni idroelettriche che avevano portato allo slittamento dell’esame in attesa del confronto con la Commissione Ue. Positiva la conferma della liberalizzazione del mercato elettricità e gas nei tempi previsti. Ma la mancata introduzione di norme per l’allungamento delle concessioni idroelettriche rappresenta una notizia negativa per A2A ed Iren. A guidare i rialzi della mattinata è ancora Erg +1,17% sostenuta dal recente accordo con Stm.
La maglia nera del listino è Diasorin -3,65%. Equita ha tolto il titolo dalla lista dei preferiti. Gli analisti hanno tagliato le previsioni sul 2024.
Unicredit -0,5%. Morgan Stanley incrementa il target price a 36 euro. Banco BPM +0,5%. Morgan Stanley alza il target price a 6,80 euro.
Vodafone. In attesa della cessione della Rete Telecom si moltiplicano le manovre sul futuro delle tlc. Nella conference call dei risultati 1H23/24, il Ceo di Vodafone Gruppo ha puntualizzato che in Italia Vodafone valuta opzioni M&A per l’Italia diverse dalla cessione: questo lascia pensare che Vodafone potrebbe privilegiare in Italia una partnership (con Iliad) o un’acquisizione (Fastweb) più che una vendita. L’eventuale consolidamento nel mercato italiano potrebbe rappresentare un importante game changer per TIM -0,92%.
Mercato obbligazioni: rendimenti ancora giù
Continua seppur a tasso ridotto il calo dei rendimenti sulle obbligazioni. Il Bund decennale a 2,54%. Ma Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel è tornato a dire stamattina che i rialzi dei tassi non sono necessariamente finiti, riprendendo le parole della presidente Christine Lagarde che ieri, ribadendo il concetto, ha spiegato anche che la Bce potrebbe presto discutere della possibilità di chiudere in anticipo i reinvestimenti nell’ambito del programma di acquisto Pepp.
il BTP decennale tratta a 4,33%, Lo spread è a 177 punti. Oro a 2.014 dollari, circa il 2% sotto il record toccato in Asia nella notte.