Mattinata debole per l’Europa, inclusa Milano. Piazza Affari (-0,3% circa) rallenta la corsa pur restando al di sopra dei 29.500 punti. In attesa dei conti trimestrali di Banca Intesa appena annunciati – ha chiuso il primo semestre dell’anno con un balzo dell’utile netto a 4,22 miliardi (+80%) – e dei numeri sui consumi Usa, ultime emozioni di una settimana intensa sul fronte macro e dei risultati aziendali. Nel complesso, dall’inizio della settimana l’indice FTSE Mib registra un aumento del 2,22%, +4.48%dall’inizio del mese.
L’economia spagnola cresce (di poco), ristagna quella tedesca
La prudenza è giustificata dai dati macro. L’economia spagnola è cresciuta dello 0,4% nel secondo trimestre rispetto al trimestre precedente, in rallentamento rispetto allo 0,5% dei tre mesi precedenti. Anche l’economia tedesca ha ristagnato nel secondo trimestre del 2023, con una lettura invariata del prodotto interno lordo su base trimestrale.
I rendimenti del Giappone toccano i massimi
La svolta giapponese di politica monetaria produce i primi effetti sul mercato obbligazionario. I rendimenti dei titoli di Stato europei sono aumentati, seguendo i guadagni dei rendimenti giapponesi e mettendo sotto pressione le azioni.
Il Treasury Note a dieci anni tratta al 4,0%, da 3,88% del giorno prima. BTP decennale a 4,11%, Ieri era a 4,06%. Spread a 160 punti,
La BoJ ha reso la sua politica di controllo della curva dei rendimenti più flessibile e ha allentato la sua difesa di un tetto sui tassi di interesse a lungo termine, in mosse considerate come un preludio a un eventuale allontanamento dal massiccio stimolo monetario.
Intanto la Borsa cinese, confermando l’avvio degli aiuti al mercato immobiliare, chiude la settimana migliore dell’anno con un rialzo del 6.40%.
A Piazza Affari scatta Azimut dopo i conti, rallenta Eni
A Piazza Affari spicca Azimut +4% circa dopo i risultati del secondo trimestre. Segue a ruota un altro leader del risparmio gestito: Banca Generali +2,6%. Mentre Intesa Sanpaolo guadagna l’1,22% dopo la pubblicazione dei conti.
Rallenta ma resta in terreno positivo Eni +0,45%. Il gruppo energetico chiude il secondo trimestre con utili in calo a causa del contesto meno favorevole e nonostante l’effetto compensativo dato dalla prestazione industriale, ma con risultati superiori alle aspettative grazie alla spinta del gas. L’utile netto adjusted è pari a 1,94 miliardi contro i 3,8 miliardi di un anno prima, mentre l’utile operativo adjusted è di 3,4 miliardi contro i 5,8 miliardi di un anno prima.
La società ha confermato i target del 2024, nonostante un contesto di mercato meno favorevole. Migliorate le indicazioni sull’area gas.Il Cda ha anche deliberato di distribuire agli azionisti la prima delle quattro tranche del dividendo 2023, pari a 0,24 euro per azione (su un dividendo complessivo annuale di 0,94 euro).
Stellantis +1,1% tocca i massimi da inizio 2022. La Stampa ha scritto che il governo sta lavorando a un fondo da 6 miliardi di euro per sostenere il settore auto.
Kering e Richemont fanno shopping, tonfo di Stm
Dopo l’acquisto di una quota di Valentino da parte di Kering stamane è passato di mano un altro marchio italiano: il gigante Richemont ha acquisito il controllo della Gianvito Rossi, produttrice di scarpe. Il fondatore resta nella società.
Ritracciano invece alcuni dei titoli protagonisti del rally di giovedì: su Stm -4,11% in particolare pesano le prese di beneficio. In calo anche Prysmian -1,7%.
A poche ore dall’apertura di Wall Street Il future dell’S&P500 è in lieve rialzo dello 0,2%. Da seguire oggi i conti di Intel, Ford ma, soprattutto delie Big Oil Exxon Mobil e Chevron nonché del leader del retail Procter& Gamble.