Piazza Affari rallenta nel finale, ma chiude bene la settimana, +0,5%, 23.749 punti. Scintillante il lusso, a partire da Ferragamo +3,83%; mentre soffre Mediaset, -1,29%, dopo che Vivendi ha ottenuto il rinvio al 4 luglio dell’udienza, prevista per il 7 febbraio, davanti al Tar del Lazio. Deboli i titoli oil, con il calo del greggio. In Europa svetta la performance di Francoforte, +1,15%, sui massimi dell’anno, trascinata da Adidas (+6,9%) e Thyssenkrupp (+4,45%). Positive Parigi +0,6%; Madrid +0,45%; Londra +0,39%. Il FTSEurofirst300 segna +0,46%.
Wall Street apre contrastata e prosegue cauta, in attesa di conoscere gli sviluppi al Senato della legge che dovrebbe evitare il blocco delle attività amministrative. Secondo il direttore dell’Ufficio per la gestione e il bilancio della Casa Bianca, Mick Mulvaney, attualmente le probabilità di uno shutdown sono al 50% e se dovesse accadere il peggio, per il governo federale sarà la paralisi a partire dalla mezzanotte di Washington. Per seguire la situazione da vicino, il presidente Donald Trump ha rinviato il suo weekend di relax in Florida.
Poco mosso il cambio euro-dollaro, in area 1.222, mentre sale il rendimento dei T-Bond decennale, che nel pomeriggio sfiora il 2,64%. Seduta positiva per la carta italiana, con il rendimento del Btp 10 anni che scende all’1,97%, anche se lo spread con il Bund che si allarga leggermente a 140.20 punti base, +0,57%.
Fra le materie prime si apprezza l’oro, avvicinandosi a 1334 dollari l’oncia mentre il petrolio risulta in calo, probabilmente per i timori legati all’aumento della produzione Usa. Brent -1,02%, 68,6 dollari al barile.
In Piazza Affari gli acquisti premiano Ferragamo e Ynap +2,44%. Risultano ben comprate le azioni Generali, +2,34%, sostenute dalla conferma del giudizio ‘add’ da parte di Banca Imi con target price di 17,8 euro e dalla raccomandazione ‘buy’ da parte di Ubs con prezzo obiettivo di 17 euro. Bene Poste Italiane, +2,2% – dopo che l’Ad Del Fante ha chiarito agli investitori le specificità della partnership con Anima e e del rinnovato accordo con Cdp – e Atlantia +2,18%, che potrebbe rilanciare l’offerta su Abertis nelle prossime settimane.
In calo Saipem -0,99% e Eni -0,8%. Buzzi lascia sul terreno lo 0,77%. Fra le banche del Ftse Mib la peggiore è Banco Bpm -0,98%. Fuori dal listino principale la seduta è pesante per Creval, -6,02%. Secondo Reuters l‘aumento di capitale da 700 milioni di euro potrebbe partire il 19 febbraio prossimo, in leggero ritardo rispetto alle iniziali attese dell‘istituto. Giù anche Carige, -3,3%.
Pioggia di vendite su Geox, -5,96%, che ieri, a mercati chiusi, ha annunciato ricavi in lieve calo nel 2017 e l‘inattesa uscita dell‘ad Gregorio Borgo che sarà sostituito da febbraio da Matteo Mascazzini, Coo di Gucci America.