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Borse tutte in ribasso: Piazza Affari la meno peggio. Bot a tassi zero, boom del risparmio gestito

FIRSTonline

SCENDE LA FIDUCIA USA, GIU’ TUTTE LE BORSE. MALE INDUSTRIA, BANCHE E ASSICURAZIONI

Seduta al ribasso per i mercati dopo l’inaspettata discesa della fiducia dei consumatori Usa. A Milano l’indice FtseMib scende  dell’1,15% a quota 23.532 punti, perdite maggiori alle Borse di Parigi -2% e Francoforte -2%, Londra arretra dell’1,3%. Va meglio negli Usa: il Dow Jones e l’S&P500 sono in calo dello 0,5%. Il Nasdaq perde lo 0,8%, il Nasdaq Biotech segna un calo del 2,7%.

A spiegare la miglior tenuta dei listini Usa nel giorno d’avvio della riunione della Fed sui tassi è la frenata del dollaro sull’euro, giuto alla soglia di 1,10. Il Tesoro ha collocato stamane 6,5 miliardi di Bot a sei mesi a tasso zero. In lieve rialzo i Btp.

Da rilevare l’avanzata di Merck +4% dopo l’esito positivo dei test su un nuovo farmaco per il diabete. Affonda invece Coach -7% dopo i risultati. Apple perde l’1,6% a 130,4 dollari, dopo un avvio in rialzo che ha portato il titolo sui massimi della sua storia, è arrivato il dietro front.  

A Piazza Affari le perdite più consistenti riguardano i titoli industriali, a partire da Fiat Chrysler -2,8% e Cnh Industrial -2,6%, senza tralasciare Finmeccanica -2% e StM -3,4%. Riprende la frana delle assicurazioni (Stoxx -2,2%): Axa segna a Parigi un ribasso del 3,6%. A Milano Generali -1,7%, UnipolSai -1,6%.

Fra le banche ribassi pesanti per Ubi -3,1% e Popolare dell’Emilia -2,1%. Rosso fuoco anche per Intesa -2,1%. MontePaschi -0,9%, Unicredit -0,5%. Sono positivi i titoli del risparmio gestito, in particolare Mediolanum +2,5%. Azimut +0,6%, Anima +3,9%.

Sono poco mosse Enel -0,1% e Telecom Italia -0,1%. Debole anche MediasetEni sale dello 0,3%, trainata dal rialzo della francese Total +1%, che ha annunciato risultati migliori delle attese grazie al recupero della profittabilità nella raffinazione. Pesante tonfo di Saras -4,54%: è stato congelato, causa le sanzioni, il progetto di jv tra la società dei Moratti e Rosneft. La società russa non intende aumentare la sua quota del 21% esercitando la call prevista dall’accordo. 

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Categories: Finanza e Mercati