Da dicembre e soprattutto dall’inizio del 2012 il vento del mercato è cambiato. Le Borse sono tutte positive e i guadagnai sono consistenti. Le incognite non mancano ma i due SuperMario hanno fatto il miracolo: Draghi immettendo liquidità nel sistema bancario europeo ha evitato che la crisi diventasse sistemica e ha scongiurato il credit crunch, Monti con le sue riforme ha ridato credibilità all’Italia e contributo a superare la crisi dell’euro. Naturalmente la volatiità e le difficoltà restano, Grecia in testa, ma la percezione del rischio è diversa.
Gli investitori sono tornati in Borsa e i risultati si vedono. Tutte le piazze azionarie del mondo sono positive. Dal 30 dicembre scorso Milano con il Ftse/Mib guadagna l’8,95%, sopra la media europea (l’Euro Stoxx 50 è in rialzo dell’8,57%) ma meno del Dax di Francoforte (14,72%) che resta l’indice leader di tutta Europa. Bene anche l’America: lo S&P, che è ormai molto più rappresentativo del Dow Jones, guadagna il 6,78% e il Nasdaq (il listino high tech) addirittura l’11%. In grande spolvero e in forte recupero sul’anno scorso i Brics, soprattutto Cina e Brasile. Malgrado i timori di bolla immobiliare, gli indici borsistici cinesi segnalano rialzi tra il 14 e il 16%, mentre l’America Latina registra l’exploit del Bovespa (la Borsa brasiliana) che guadagna il 15,2% dall’inizio del 2012 sulla stessa lunghezza d’onda della Borsa argentina. Anche le Borse dell’Est europa sono in netta crescita: la migliora è quella polacca che dall’inizio del 2012 guadagna il 18,8% ma molte bene anche l’Austria, la Turchia e la Russia malgrado le incognite politiche. L’indice DJ Stoxx BRIC 50 guadagna il 18,06% dal 30 dicembre scorso.
Festeggiano anche gli Etf quotati a Piazza Affari. Tra i più effervescenti quelli sul Bovespa, sulla Cina, sulla Russia, sulla Turchia, sul Vietnam, sull’India. E’ inutile ripetere che il rischio è congenito all’investimento azionario e che prima di avventurarsi in Borsa conviene ascoltare i consigli dei consulenti professionali, meglio se indipendenti.