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Borse, Trump si insedia. Clima di attesa sui mercati che hanno già scontato tutto il possibile. E’ l’ora di un ritracciamento?

La guerra commerciale che si apre dopo la vittoria di Trump

La settimana si apre con una giornata di celebrazioni: i mercati statunitensi sono chiusi per il Martin Luther King Day, il presidente Donald Trump giurerà come 47eismo presidente degli Stati Uniti, prende il via il Forum Economico Mondiale di Davos con i leader globali. Inoltre si terrà la riunione dell’Eurogruppo. Il clima è di attesa per i primi provvedimenti di Trump, che ha promesso la firma di quasi 100 ordini esecutivi entro poche ore dall’entrata in carica, mentre durante un comizio domenica, ha ripetuto le promesse di deportare gli immigrati, tagliare le normative e liberare le risorse energetiche. Gli analisti non escludono un ritacciamento dei mercati che hanno già prezzato praticamente tutto. Una telefonata tra Trump e Xi ha attenuato i timori in Cina. Intanto i future anticipano un avvio sulla parità dell’azionario dell’Europa.

I primi passi di Trump: da TikTok al token digitale

Trump presterà giuramento a mezzogiorno, ora della costa orientale, le 18 ore italiane, all’interno della rotonda del Campidoglio: il freddo costringerà la cerimonia al chiuso per la prima volta in 40 anni.
Trump ha confermato la sua imprevedibilità affermando che avrebbe “salvato” l’app cinese di social media TikTok, che era stata chiusa negli Stati Uniti per motivi di sicurezza nazionale. Venerdì ha anche lanciato un token digitale, che inizialmente ha avuto un forte rialzo prima di calare leggermente dopo che sua moglie, Melania Trump, ha lanciato un token separato; persino alcuni investitori esperti in criptovalute hanno iniziato a preoccuparsi per l’ondata speculativa. Il Bitcoin, che è aumentato di oltre il 45% dall’elezione di Trump, è sceso di circa il 3% a 101.800 dollari.

Il dollaro scende dai picchi

Il dollaro, che era salito a massimi pluriennali nelle scorse settimane, perde terreno a causa della cautela negli scambi commerciali in Asia. Gli investitori avevano iniziato a vendere obbligazioni e ad acquistare dollari da metà settembre, prevedendo non solo che Trump avrebbe stimolato la crescita, ma anche che i suoi provvedimenti avrebbero potuto alimentare l’inflazione. Ora sono pronti a vendere se la situazione si delinerà diversa. L’idea è che lo yuan si adatterà lentamente a eventuali cambiamenti nella politica commerciale e ha toccato un massimo di due settimane a 7,3088 per dollaro. Il dollaro australiano, sensibile ai flussi commerciali e all’economia cinese, aveva scalfito i minimi di cinque anni e potrebbe testare la resistenza a 0,6322 dollari se i cambiamenti di politica di Trump non fossero all’altezza delle aspettative del mercato. Le ultime quotazioni lo hanno visto a 0,6214 dollari. Lo yen giapponese si è rafforzato la scorsa settimana, dopo che le dichiarazioni dei responsabili politici della Banca del Giappone sono state interpretate come un segnale della probabile riduzione dei tassi venerdì. Nelle ultime contrattazioni era leggermente più forte a 155,97 per dollaro e i mercati dei tassi hanno stimato circa l’80% di possibilità di un aumento dei tassi di 25 punti base.


Per quanto riguarda le materie prime, l’oro si è attestato sui 2.706 dollari l’oncia e i future sul greggio Brent sono scesi in seguito alle aspettative che Trump potrebbe allentare le restrizioni al settore energetico russo in cambio di una tregua in Ucraina.

Occhi sulla Cina. Trump telefona a Xi Jinping

Quasi tutte le borse dell’Asia Pacifico sono in rialzo. La Cina è al centro dell’attenzione come bersaglio delle più dure potenziali imposte commerciali. Gli investitori hanno di recente applaudito i dati sulla crescita cinese migliori del previsto e una telefonata di venerdì tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping che ha lasciato entrambi ottimisti. I rapporti tra i due paesi potrebbero essere una chiave di interpretazione delle politiche. L’indice Hang Seng di Hong Kong è aumentato del 2,4% e lo yuan cinese si è ripreso. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,9%. TAIEX di Taipei +0,6%. Straits Times di Singapore invariato. La Banca del Popolo della Cina ha confermato i tassi di riferimento sui prestiti e un tribunale di Hong Kong ha dato altre due settimane di tempo all’operatore immobiliare Country Garden per trovare un’intesa con i creditori.

L’indice Nikkei di Tokyo guadagna l’1,2% e lo yen si indebolisce a 155,9 su dollaro, da 155,4 di venerdì. La borsa di Seul è in lieve calo. La Banca centrale sudcoreana (Bok) ha limato al ribasso le sue stime di crescita del Paese per il 2025, dall’1,9% precedente all’1,6-1,7% attuale, a causa della crisi politica innescata dall’imposizione della dichiarazione di legge marziale del 3 dicembre da parte del presidente Yoon Suk-yeol, attualmente in arresto e sotto impeachment. Le ragioni di fondo, in base a una nota, sono la legge marziale e “le continue turbolenze politiche” che pesano sulla stabilità. Anche l’ultimo trimestre del 2024 ne è stato influenzato: a tal proposito, la Bok ha ipotizzato per lo scorso anno un Pil in rialzo “del 2-2,1%”

Borse europee poco mosse senza gli Usa

Le borse europee sono viste aprire poco mosse in assenza dei mercati statunitensi. Il future sull’Eutosxx50 segna un +0,01%.

Germania, prezzi produzione in dicembre su base mensile -0,1%, in calo rispetto al precedente +0,5% (la previsione era +0,3%). Su base annuale +0,8%, in aumento rispetto al precedente +0,1% (la previsione era +1,1%).

Il rendimento del Btp 10 anni è stabile al 3,64%. Venerdì 17 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione del Btp Più che avrà luogo da lunedì 17 a venerdì 21 febbraio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. È il primo titolo dedicato ai piccoli risparmiatori della famiglia Btp Valore con opzione di rimborso anticipato del capitale. Avrà una durata di otto anni, con cedole fisse pagate ogni tre mesi sulla base di un meccanismo step up in due fasi di quattro anni ciascuna e tasso cedolare più elevato nella seconda fase.

Enel e Snam staccano il dividendo

Generali. Oggi pomeriggio il cda deciderà riguardo l ‘integrazione con Natixis nel risparmio gestito Ieri dopo che ieri il comitato per gli investimenti ha espresso un orientamento favorevole. Tuttavia, la valutazione positiva dell’operazione non è stata adottata all’unanimità dai sei componenti del comitato, scrivono i media. Stefano Marsaglia non ha condiviso le considerazioni della maggioranza del comitato. Marsaglia era l’unico componente del comitato proveniente dalla lista presentata dal gruppo Caltagirone, critico nei confronti dell’integrazione con Natixis.

Ita Airways. Conclusa l’operazione di aumento di capitale di 325 milioni di euro da parte di Lufthansa in ITA Airways, con una quota del 41% del capitale della compagnia italiana. L’annuncio è arrivato dal gruppo tedesco in una nota. Da oggi, quindi, la compagnia di bandiera italiana entra a far parte del Gruppo Lufthansa, diventando la quinta compagnia aerea di rete del gruppo. Il Gruppo Lufthansa ha poi specificato che con il Ministero dell’Economia “sono state concordate opzioni per l’acquisizione delle restanti quote di Ita Airways, che potranno essere esercitate già a partire da quest’anno”.

Illimity. Il cda ha reso noto il nuovo assetto organizzativo dopo l’opa lanciata da Banca Ifis sull’istituto. All’interno della riorganizzazione spicca l’uscita di un manager storico e cofondatore della banca, Andrea Clamer, che Passera aveva portato via proprio da Banca Ifis nel 2018 per fondare la sua realtà, nata dalla combinazione di Spaxs, all’epoca la maggiore special purpose acquisition company (Spac) lanciata in Europa con Banca Interprovinciale. In illimity, Clamer era a capo della divisione Specialised Credit.

Mfe sta guardando il dossier relativo all’emittente polacca Tvn, rete tv generalista integrata in Warner Bros Discovery che ne sta valutando la cessione, secondo fonti finanziarie citate da Il Giornale. La rete potrebbe valere oltre 1 miliardo di euro.

Tim. La Corte di Appello di Roma deciderà probabilmente già oggi sulla richiesta di sospensiva da parte del governo del pagamento da 1 miliardo di euro al colosso tlc, nell’ambito della disputa sul canone di concessione del 1998. A venerdì, le parti non avevano, infatti, trovato un’intesa per un accordo transattivo in vista del termine fissato dai giudici per il 20 gennaio. Invece, il cda di Tim convocato per il 22 gennaio potrebbe non deliberare sulla vendita di Sparkle dato che le banche al lavoro sul dossier potrebbero aver bisogno di qualche giorno in più per definire il financing, secondo quanto riferito a Reuters da alcune fonti.

Recordati ha smentito, assieme al suo azionista di controllo Cvc, che ci siano trattative per una fusione con Angelini Pharma

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