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Borse, torna la voglia di tech a Wall Street guidata da Meta. In Europa sono Francia e Germania a preoccupare

Torna la voglia di tecnologia a Wall Street, mentre rallenta il settore finanziario: Meta guadagna oltre il 3%. Le Borse europee per il momento sono viste aprire in positivo. Resta l’attenzione per gli sviluppi in casa Stellantis e Unicredit-Banco Bpm

Borse, torna la voglia di tech a Wall Street guidata da Meta. In Europa sono Francia e Germania a preoccupare

Sui mercati internazionali si sta assistendo da una parte a un’Europa appesantita dai problemi politici di Francia e Germania, dall’altra a segnali positivi per l‘economia statunitense: in questa situazione è il dollaro a festeggiare contro un euro che è sceso dell’1% a 1,0469 dollari. In una Wall Street per lo più positiva sono tornati gli acquisti sui tecnologici, mentre si sono presi una pausa i settori finanziario e ciclico, condizionando anche le borse asiatiche. Sorvegliata speciale è quindi la crisi del governo francese che dovrebbe consumarsi domani con il voto di sfiducia da da droite e da gauche. Le borse europee per il momento sono viste aprire in positivo. Resta l’attenzione per gli sviluppi in casa Stellantis e Unicredit-Banco Bpm.

Torna la voglia di tecnologia. L’economia Usa mostra forza

Il Nasdaq e l’S&P 500 hanno registrato massimi di chiusura record lunedì, sostenuti dalle azioni legate alla tecnologia: Meta Platforms, la società madre di Facebook e Amazon.com Inc, hanno guadagnato rispettivamente il 3,2% e l’1,4%, mentre Intel è sceso dello 0,5% dopo che il produttore di chip americano in difficoltà ha annunciato il pensionamento del Ceo Pat Gelsinger.

Il mercato si trova in un periodo stagionalmente positivo, dicono gli analisti, ma gli investitori sono ancora cauti e incerti. A sostenere il mercato azionario sono le attese dei potenziali piani di Trump per tagli fiscali e deregolamentazione, mentre la prospettiva dei dazi non piace al mercato. A incoraggiare gli investitori sono stati ieri i solidi dati manifatturieri statunitensi sia dall’Institute for Supply Management che dai report di S&P Global, mentre i dati pubblicati nel fine settimana indicano che la spesa per il Black Friday è stata superiore alle aspettative. Il Dow Jones è sceso dello 0,29%, a 44.782,00. L’S&P 500 è salito dello 0,24%, a 6.047,15 e il Nasdaq Composite è salito dello 0,97%, a 19.403,95.

La Federal Reserve è al centro dell’attenzione e il rapporto mensile sulle buste paga di venerdì potrebbe essere il fattore decisivo al momento di valutare se tagliare nuovamente i tassi il 18 dicembre. Ieri il governatore della Fed Christopher Waller ha detto di essere propenso a tagliare il tasso di interesse di riferimento poiché la politica monetaria resta sufficientemente restrittiva per continuare a esercitare una pressione sull’inflazione, mentre il mercato del lavoro è pressoché in equilibrio, condizione che la Fed intende mantenere.

Asia: Borse positive in scia a Wall Street

Le borse dell’Asia Pacifico sono positive per la terza seduta consecutiva, ispirate anche dai record dell’indice S&P500 e del Nasdaq ieri a Wall Street. L’indice MSCI Asia Pacifico guadagna l’1,1%.

Salgono soprattutto i titoli delle società dell’industria dei semiconduttori dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato nuove misure per limitare l’accesso della Cina a tecnologie cruciali, ma i provvedimenti presentati ieri dalla Casa Bianca ricalcano quelli precedenti e lasciano spazi a esenzioni e modalità per aggirare i divieti. Il Nikkei della borsa di Tokyo guadagna oltre il 2%: Tokyo Electron guida il movimento con un rialzo del 4%, dopo il +2% di ieri. Lo yen si indebolisce a 150,1, ma resta in prossimità dei massimi dell’ultimo mese e mezzo in attesa che Banca del Giappone alzerà i tassi di interesse a dicembre.

La borsa di Seul è in rialzo dell’1,8%. L’inflazione della Corea del Sud è aumentata meno del previsto e si è mantenuto al di sotto dell’obiettivo della banca centrale per il terzo mese consecutivo. I dati sull’inflazione arrivano dopo i tagli al costo del denaro operati dalla Banca della Corea.

Sono in positivo anche le borse della Cina. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen +0,2%. Hang Song di Hong Kong +0,7%. Stanotte il governatore della banca centrale cinese ha riaffermato il sostegno monetario alla crescita economica. La Banca del Popolo della Cina, “si atterrà a un orientamento di politica monetaria accomodante” nel 2025, ha dichiarato Pan Gongsheng in occasione di un forum finanziario a Pechino. La banca centrale “intensificherà l’aggiustamento della politica controciclica”, una frase che di solito si riferisce alle misure di contrasto al rallentamento dell’economia. La banca centrale utilizzerà anche vari strumenti per mantenere ampia la liquidità e abbassare i costi dei prestiti per le imprese e i residenti.

I prezzi dell’oro (+0,47% a 2.670 dollari l’oncia) e del petrolio salgono (Wti +0,35% a 68,34 dollari al barile e Brent +0,40% a 72,12 dollari al barile) mentre in Medio Oriente la tregua mediata dagli Stati Uniti tra Israele e il gruppo militante Hezbollah continua a vacillare. Inoltre, i trader attendono l’esito della riunione dell‘Opec+ prevista per questa settimana. Fonti del gruppo di produttori hanno riferito che, nella riunione del 5 dicembre, sarà esteso l’ultimo round di tagli alla produzione fino alla fine del primo trimestre del 2025.

Il governo francese rischia la sfiducia da droite e da gauche

La Francia è ancora al centro dell’attenzione europea, con il governo sull’orlo del baratro dopo che sia la destra che la sinistra hanno presentato mozioni di sfiducia. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il tentativo del Primo Ministro Michel Barnier di far passare in parlamento un disegno di legge sulla previdenza sociale senza votazione. Domani ci sarà il voto all’Assemblée Nationale, con entrambi gli schieramenti contrari alla manovra finanziaria 2025, così il destino del governo Barnier sembra segnato. E sarebbe la prima vilta dal 1962 che un governo in Francia venga costretto alle dimissioni con un voto di fiducia. Il differenziale di rendimento tra decennali francesi e tedeschi è aumentato di circa 7 punti base a 87 bps, sebbene sia rimasto al di sotto del massimo di 12 anni della scorsa settimana di 90 bps

In Europa non è solo la Francia a mostrare problemi: anche la Germania si trova ad affrontare elezioni anticipate in seguito al crollo del governo locale, proprio mentre Donald Trump sta per tornare alla Casa Bianca, minacciando enormi dazi sull’area per non aver acquistato abbastanza automobili e prodotti agricoli americani.

Borse europee viste aprire in rialzo, ma occhi alla Francia

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, con un occhio sulla crisi politica in Francia. Il Future EuroStoxx 50 è a +0,3%. Il Future Dax di Francoforte a +0,3% dopo che ieri ha segnato il massimo storico.
Il Cac40 di Parigi ha chiuso sulla parità, dal -1,2% iniziale. FTSEMIB di Milano ieri in rialzo dello 0,2%. Oggi in Europa il calendario dei dati economici è vuoto, ma un’intervista preregistrata al membro del consiglio della BCE, Piero Cipollone, verrà trasmessa durante un evento a Milano.

Stellantis Il processo di nomina del nuovo Ceo di Stellantis, dopo le dimissioni a sorpresa ieri di Carlos Tavares, è in fase avanzata e si concluderà entro la prima metà del 2025. Secondo una fonte, il Cda sta valutando Maxime Picat, chief Purchasing e Supplier Quality officer e Antonio Filosa, Chief Operating Officer North America come candidati interni per il ruolo di CEO. Il governo italiano vuole tutelare i posti di lavoro e l’indotto nelle trattative con Stellantis e spera che un incontro programmato con l’azienda il 17 dicembre possa essere risolutivo, ha dichiarato lunedì la premier Giorgia Meloni. Le immatricolazioni di auto in Italia a novembre sono state pari a 124.251 unità, con un calo del 10,82% sullo stesso mese del 2023. Il gruppo Stellantis ha registrato un calo del 24,87% con una quota di mercato del 24,86% rispetto al 25,15% di ottobre, sulla base di calcoli Reuters. La Commissione Ue sta studiando un piano che prevede un “congelamento modulato” delle multe per i costruttori che non rispettano i target di emissioni al 2025 e una diversa metodologia di calcolo delle emissioni che consenta di utilizzare carburanti alternativi, scrive La Stampa.

Leonardo Il contratto per il Global Combat Air Programme tra la stessa Leonardo, BAE Systems, Mitsubishi Heavy Industries, dovrebbe essere firmato il 13 dicembre, lo ha detto ieri il Ceo Roberto Cingolani. L’Arabia Saudita potrebbe partecipare all’iniziativa

UnicreditBanco BPM . Il Corriere della Sera scrive che l’offerta di scambio in carta potrebbe essere modificata, con l’aggiunta di una componente in cash. Il governo italiano ha gli strumenti per intervenire se l’offerta di acquisizione di UniCredit per Banco Bpm fosse contraria all’interesse nazionale, ha dichiarato lunedì la premier Giorgia Meloni. Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) e il Senior Preferred rating di UniCredit a “BBB+” con outlook positivo, dopo l’offerta di scambio su Banco Bpm.

Ferragamo prevede un probabile impairment test negativo nel bilancio consolidato 2024 e ritiene che potrebbero essere effettuate svalutazioni di specifici singoli assets che cumulativamente portano a una svalutazione complessiva allo stato quantificabile in un range compreso indicativamente tra 70 e 90 milioni di euro.


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