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Borse, torna la voglia di rischio. Usa e Asia in rialzo. Spicca Nvidia. Dollaro ai massimi di due anni

Pixabay

I segnali di raffreddamento dell’inflazione negli Stati Uniti di venerdì, hanno continuato a spingere gli investitori a comprare sui ribassi che erano stati provocati due giorni prima dalle comunicazioni della Federal Reserve. Così i tre principali indici di Wall Street hanno chiuso in rialzo venerdì e anche le azioni asiatiche oggi sono positive dopo molte sedute in calo. Spicca Taiwan sull”ipotesi che Nvida possa aprire sull’isola una nuova sede.

Gli investitori hanno tirato un sospiro di sollievo per il fatto che Washington, poco prima della mezzanotte di venerdì, proprio sul filo del rasoio, il Congresso ha votato la norma che evita la paralisi del governo. Il provvedimento, votato da un ampio schieramento trasversale, è diventato esecutivo con la firma del presidente Joe Biden. Sullo sfondo si sono riaccese le speranze di un ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Fed il prossimo anno: i futures implicano ora una probabilità del 53% di un taglio dei tassi della Fed a marzo. Il dollaro rimane forte grazie agli elevati rendimenti obbligazionari. Le borse europee sono viste aprire

Wall Street: tutti gli indici in rialzo

Wall Street ha chiuso in rialzo con i tre principali indici: S&P500 +1,1%, Nasdq +0,85%, Dow Jones +1,18%. La prospettiva di un minor numero di tagli si è sommata alle aspettative di una maggiore spesa pubblica per il finanziamento del debito, esercitando pressione sui mercati obbligazionari, con i rendimenti decennali in aumento di quasi 42 punti base in sole due settimane, il più grande aumento del genere da aprile 2022. In ripresa i titoli del settore finanziario dove spiccano i progressi di Jp Morgan (+2,05%) e Goldman Sachs (+2,3%). Molto bene anche NVIDIA (+3,08% a 134,7 dollari).

Per gli analisti è tempo di bilanci: l’ndice azionario S&P 500 di Wall Street è aumentato del 24% quest’anno dopo un balzo simile registrato lo scorso anno, registrando il biennio più forte dal 1998. Le azioni del produttore di chip per l’intelligenza artificiale Nvidia è aumentato del 172% nel 2024, la casa automobilistica Tesla di Elon Musk ha guadagnato il 69%, mentre l’esposizione degli investitori alle azioni statunitensi ha raggiunto livelli record a dicembre. Secondo Schroders, il valore complessivo dei cosiddetti “magnifici sette” titoli tecnologici statunitensi rappresenta circa un quinto dell’indice azionario mondiale MSCI, aumentando i livelli di minaccia del mercato se i loro utili o la tecnologia AI deludessero.

Il dollaro ancora ai massimi di 2 anni pesa su oro e petrolio

Sui mercati valutari il dollaro resta forte, sostenuto da un’economia relativamente robusta e da rendimenti obbligazionari più elevati. Ciò rappresenta però un peso per le materie prime e l’oro e per i paesi emergenti, costretti a intervenire per impedire che le loro valute si svalutino troppo e alimentino l’inflazione interna.

L’indice del dollaro si è mantenuto vicino ai massimi di due anni a 107,720, dopo essere salito dell’1,9% nel mese finora. L’euro è sembrato vulnerabile a 1,0441 dollaro, avendo nuovamente testato il supporto intorno a 1,0331/43 dollari la scorsa settimana. Contro yen il dollaro si è mantenuto stabile a 156,55, dopo aver guadagnato il 4,5% a dicembre, ma la valuta giapponese rischia di subire ulteriori minacce di intervento da parte del governo qualora dovesse sfidare la barriera dei 160,00.

Il rafforzamento del dollaro, unito agli elevati rendimenti obbligazionari, ha pesato sull’oro, che si è attestato a 2.625 dollari l’oncia, dopo essere sceso dell’1% la scorsa settimana. I prezzi del petrolio sono aumentati insieme ad altri asset rischiosi, anche se il dollaro forte continua a rappresentare un peso, così come le preoccupazioni sulla domanda cinese dopo i dati deludenti sulle vendite al dettaglio della scorsa settimana. Il Brent è aumentato di 36 centesimi a 73,29 dollari al barile, mentre il greggio statunitense è aumentato di 40 centesimi a 69,86 dollari al barile.

Borse asiatiche positive. Nvidia potrebbe aprire una nuova sede a Taiwan

L’ultima settimana dell’anno si apre in Asia Pacifico con le borse che trovano vigore: l’indice di riferimento MSCI Asia Pacific è in rialzo dopo sei sedute consecutive in negativo. I riflettori sono sulla borsa di Taiwan, per effetto delle notizie che rigiuardano un progetto di Nvidia di aprire una seconda sede sull’isola. L’indice Bloomberg Asia Pacific Semiconductor guadagna il 3%. Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, uno dei principali fornitori di Nvidia, è in rialzo del 3,7%.

Sale la borsa del Giappone mentre lo yen è poco mosso a 156,5 sul dollaro, in assestamento dai minimi di medio periodo toccati giovedì notte. L’indice Nikkei è a +1%. Il contributo più rilevante al movimento arriva da Toyota Motor, +2,4%. Sui media giapponesi si è di nuovo parlato dell’ipotesi di fusione tra Honda Motor e Nissan Motor le quali vorrebbero trovare un accordo già il prossimo giugno per poi chiudere l’operazione nel 2026. Le due case automobilistiche hanno in programma di creare una holding che sarà guidata da un presidente scelto da Honda, ha dichiarato l’emittente giapponese giapponese NHK. Nelle prossime ore ci dovrebbe essere una conferenza stampa dei dirigenti delle due case. L’indice Topix delle case automobilistiche è salito dell’1,3%

In rialzo le borse della Cina. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,7%, Hang Seng di Hong Kong +0,9%. Salgono le società dei semiconduttori e dell’informatica dopo che il premier Li Qiang ha sollecitato una maggiore innovazione e lo sviluppo delle infrastrutture in questi settori. “La Cina sosterrà le aziende che cercano di aumentare la ricerca sulle nuove tecnologie per creare nuovi motori di crescita economica, ha dichiarato Li durante la sua visita alla provincia di Zhejian, secondo quanto riportato da Xinhua. Ampi guadagni anche alla borsa di Seul, indice KOSPI +1,5%. Sono usciti stanotte i primi dati sull’export della Corea del Sud, importanti perché coincidenti con il delicato periodo della dichiarazione della legge marziale e le prime uscite di Donald Trump sui dazi. Il valore delle spedizioni aggiustato per le differenze nel numero di giorni lavorativi è aumentato del 3,5% rispetto all’anno precedente nei primi 20 giorni di dicembre, secondo i dati diffusi lunedì dall’ufficio doganale. In novembre l’incremento era stato del 3,7%.

Borse europee viste poco variate

Le Borse europee sono attese aprire poco variate sulla base del future sull’Eurostoxx50 che segna un -0,18%

Germania. I prezzi import a novembre 2024 sono cresciuti dello 0,9% su mese, contro il +0,5% atteso dagli analisti e dopo il +0,6% di ottobre. Su base annuale si registra un incremento dello 0,6% a fronte del -0,8% del mese precedente. Al netto dei prodotti petroliferi e minerari, i prezzi sono saliti dell’1,4% su base annua e risultati in aumento dello 0,8% su base mensile.

Regno Unito. Il prodotto interno lordo non ha mostrato alcuna crescita nel terzo trimestre del 2024, rivisto al ribasso rispetto alla prima stima di aumento dello 0,1%. Nel trimestre precedente la crescita era stata dello 0,4%.

Piazza Affari rimarrà chiusa nelle sedute del 24, 25 e 26 dicembre 2024. Lunedì 23 dicembre niente afterhours

Unicredit. Secondo gli aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti, Goldman Sachs deteneva una quota dello 0,87% al 13 dicembre dal 5,58% risalente al 9 dicembre.

Banco BPM- Monte dei Paschi . Per il primo trimestre del 2025 la Banca d’Italia ha mantenuto invariato allo zero per cento il coefficiente della riserva di capitale anticiclica, che considera appropriato al contesto macrofinanziario attuale. “Rispettiamo il libero mercato, basta che le banche non facciano carne da macello dei risparmiatori, dei lavoratori, degli sportelli, dei dipendenti e del risparmio degli italiani”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini a margine di un incontro con i cittadini a Milano, commentando le dichiarazioni rese dall’ad di Intesa Sanpaolo Carlo Messina che ha invitato i governi a non interferire nel risiko bancario

Intesa Sanpaolo Secondo l’AD Carlo Messina un terzo player bancario di rilievo emergerà in Italia indipendentemente dall’esito dell’Opa di UniCredit su Banco BPM perchè sarà il mercato a richiederlo. In un’intervista al Financial Times, Messina inoltre sottolinea come Intesa abbia speso 30 milioni per incrementare la sicurezza e i controlli dopo l’accesso indebito di un dipendente ai dati di conto di figure pubbliche come la premier Giorgia Meloni.

Nexi Il fondo californiano TPG potrebbe essere interessato ad alcuni asset minori della Digital Banking Solutions di Nexi ed affiancare Cdp se Cassa dovesse rilevare il principale, ossia la rete interbancaria, scrive il Corriere della Sera domenica, citando poi i nomi degli ex UniCredit Federico Ghizzoni e Marina Natale come possibili candidati alla presidenza di Nexi con il rinnovo del consiglio in primavera.

Snam In un’intervista a la Repubblica domenica l’AD Stefano Venier spiega che la seconda nave Gnl attraccherà a Ravenna a febbraio e inizierà a operare in aprile. Sempre a Ravenna “sta dando risultati eccellenti” la fase sperimentale avviata con Eni sulla cattura della CO2 con percentuali sopra il 90% e costi inferiori ad altre alternative.

TIM . Il Sole24Ore riporta che la società inizierà in febbraio a lavorare sull’unificazione della rete italiana: il governo ha dato il suo sostegno.

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