LO SCANDALO HP (8,8 MILIARDI) FRENA WALL STREET
TIRO AL BERSAGLIO SU FIAT. MA INDUSTRIAL E’ OK
Seduta contrastata nelle Borse del Vecchio Continente, dopo il downgrade di Parigi (passato quasi inosservato) e la partenza frenata della Borsa Usa.
La Borsa di Milano annulla il ribasso nel finale di seduta: l’indice Ftse Mib perde lo 0,1%. I Francoforte sale dello 0,3%, Parigi è sulla parità e Londra perde lo 0,2%
Sul mercato delle obbligazioni statali, lo spread Bund Btp si restringe di 5 punti base a 348 punti. Il Bund a dieci anni perde per il secondo giorno consecutivo e si porta sui minimi degli ultimi 13 giorni.
Wall Street avanza all’insegna della cautela: l’S&P500 quasi invariato, Dow Jones -0,21% e Nasdaq che arretra dello 0,09% nonostante i buoni dati a ottobre dell’attività edilizia in Usa. Il mese scorso sono stati avviati 894mila nuovi cantieri per la costruzione di abitazioni, con una crescita del 3,6%. Gli economisti avevano previsto, invece, un calo del 3,7%.
Pesa di più però il crollo di Hewlett Packard – 12,7% dopo aver annunciato una svalutazione da 8,8 miliardi di dollari legati all’acquisto della società software Autonomy per serie irregolarità sui conti.
Si risveglia al contrario Groupon +12%. Il fondo hedge Tiger Global ha comunicato alla Sec di possedere il 9,9%. Gli acquisti sono stati effettuati approfittando del crollo del titolo sui minimi.
I mercati Usa aspettano le parole di Ben Bernanke che parlerà all’Economic Forum di New York alle 18 e 15 ora italiana.
In Europa l’attenzione è concentrata su Bruxelles dove, alle ore 17, ha preso il via l’Eurogruppo convocato per mettere a punto gli aspetti definitivi del nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia. Prima di entrare nel meeting, il ministro delle Finanze del Lussemburgo, Jean Claude Juncker ha detto che “ci sono buone possibilità di arrivare a una soluzione condivisa e definitiva”.
A Piazza Affari il caso del giorno è Fiat -5% dopo che Ubs ha tagliato il giudizio a neutral da buy. Stesso copione per Exor -3%.
Fiat Industrial , invece, sale del 2,7% dopo che la società ha avanzata una nuova offerta migliorativa per la fusione con la controllata Cnh.
A livello settoriale, in Europa arretrano le banche (indice Stoxx -1,2%) e le società della telefonia (indice Stoxx -0,8%). In rialzo le compagnie assicurative (indice Stoxx +0,6%) ed i tecnologici (indice Stoxx +0,7%).
Tra le banche italiane Unicredit scende dell’1%, Intesa -1,2%, Banco Popolare -1,6%, Ubi -1,72%, MontePaschi -1,1%, Pop. Milano -2,5%.
Eni è in rialzo dello 0,3% mentre il petrolio tipo Wti ha invertito la rotta e perde lo 0,7%
Telecom Italia scende dell’1%.
Fra le mid cap spicca il caso Camfin che avanza del 5,6% in attesa di novità nei negoziati fra Tronchetti Provera e nuovi investitori che vogliono entrare nella holding di controllo di Pirelli –0,1%.