I conti di Fiat deludono le attese e zavorra il Ftse Mib. Il titolo del Lingotto, sospeso per eccesso di ribasso, cede il 5,6%, peggior titolo del paniere principale milanese che ha azzerato i rialzi della mattinata ed è scivolato sotto la parità (-0,09%). Fiat ha archiviato un utile della gestione ordinaria pari a 3,4 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,5 miliardi di euro del 2012 e ha annunciato non ci distribuirà il dividendo.
Pesa anche il calo di Mediaset -3,53%. In mattinata il presidente Fedele Confalonieri ha lanciato l’allarme sulla situazione del settore in relazione alla concorrenza online. “Se non si rispetta il copyright saltiamo tutti – ha detto durante un convegno sulla tutela del copyright – Io rimpiango la pirateria dei guappi napoletani, perché ora abbiamo signori che non pagano nulla, impiegano pochissima gente e ci prendono in giro. Rischiamo di chiudere tutti se non c’è tutela”.
Anche gli altri principali listini europei hanno frenato rispetto all’avvio e con rialzi frazionali. Resistono in territorio positivo Londra +0,20% e Francoforte +0,24%, Parigi si muove attorno alla parità (-0,05%) I mercati guardano la riunione del Fomc sui tassi di questa sera, l’ultima di Bernanke prima di lasciare la poltrona a Janet Yellen. L’attesa è per una nuova riduzione degli stimoli di circa 10 miliardi a 65 da 75. Intanto, il caos degli emergenti, innescato in parte dai timori del tapering ma anche da situazioni di debolezza strutturale dei Paesi, ha lasciato spazio ai rialzi delle Borse emergenti dopo l’azione decisa di alcune banche centrali. L’India ha alzato ha sorpresa i tassi di interesse così come la Turchia ha messo in campo una stretta shock sul costo del denaro portandolo dal 7,5% al 12%. Tokyo ha guadagnato il 2,7% e Hong Kong l’1,13.
Dopo il minimo storico del rendimento dei Ctz di ieri, oggi il Tesoro ha ha collocato in asta 8 miliardi di euro del nuovo Bot semestrale 31 luglio 2014 con rendimento medio è sceso allo 0,59% dallo 0,827% di dicembre e il rapporto di copertura è risalito da 1,32 a 1,52. Domani l’asta Btp. Lo spread Btp bund scende dopo l’asta a 204 punti base per poi tornare a circa 216 punti.
“Quest’anno un 170 andrebbe benissimo,e saremmo avanti rispetto alla tabella di marcia che ci siamo dati – ha detto il direttore generale del Tesoro Maria Cannata a Radio1Rai – nel DEPF prevedevamo 200 punti base a fine 2014, 150 a fine 2015 e 100 a fine 2016 che sarebbe un livello non distorsivo”. Cannata ha confermato il grande “appetito” per i titoli di Stato italiani sia da parte di investitori italiani che esteri. In Germania sale ai masismi dal 2007 la fiducia dei consumatori tedeschi. L’indice Gfk di febbraio, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, sale a 8,2 punti dai 7,7 del mese precedente.
A Piazza Affari in evidenza Luxottica +3,53% dopo i conti record diffusi ieri, Azimut +2,48%, rimbalza la Popolare di Milano +2% su cui si erano abbattute le vendite nei giorni scorsi per la prospettiva degli aumenti di capitale. Ancora in Rosso Mps -0,18%, Banco Popolare -1,21% e Banca Carige -1,20%.
Telecom sale dell’1,41% dopo un balzo di otre il 3% grazie alla notizia del rimborso anticipato dei titoli subordinati ibridi in circolazione per 750 milioni di euro.