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Borse sulle montagne russe, Milano galleggia. Spread in calo

Dopo il bazooka Bce i mercati partono bene ma Francoforte, Parigi e Londra ritracciano dopo l’indice Ifo – A Piazza Affari spiccano A2A, Poste e Snam

Borse sulle montagne russe, Milano galleggia. Spread in calo

Il vaccino della Bce ha fermato l’emorragia delle Borse e dello spread, ma la volatilità continua. Dopo l’entusiasmo ha perso progressivamente slancio per poi procedere all’insegna della volatilità. Piazza Affari è ora in rialzo dello 0,76% sotto i valori dell’apertura. Parigi è scivolata in rosso (-1,6%) così come Madrid -0,68%. In terreno negativo anche Francoforte -1,5% e Londra -2,3%.

A far sgonfiare i rialzi è il crollo dell’indice Ifo in Germania. A marzo la fiducia degli imprenditori tedeschi ha registrato il suo più grande calo dal 1991, perdendo 8,3 punti, sullo sfondo di un forte rallentamento dell’economia europea legato all’epidemia di coronavirus. L’indicatore, si attesta a 87,7 punti, il suo livello più basso dal 2009

Tiene sui mercati obbligazionari il rally della carta italiana che comunque recuperato molte delle recenti perdite dopo l’annuncio della Bce. In apertura il premio di rendimento Italia-Germania sul segmento decennale è crollato a 188 punti base, minimo da circa 10 giorni, dai 256 della scorsa chiusura dopo essersi arrampicato ieri ben oltre i 300 punti base. Alle 13.30 la forbice è di 210 punti. Alla stessa ora, il tasso del decennale di riferimento si è inabissato fino a 1,811% da 2,32% di ieri sera dopo aver sfondato in giornata la soglia del 3%.

La Bce ha deciso nella notte nuovo programma temporaneo di acquisto di strumenti finanziari pubblici e privati (PEPP – Pandemic Emergency Purchase Program) per un valore pari a 750 miliardi di euro entro fine 2020, che si aggiunge ai 120 miliardi già programmati in precedenza. Gli acquisti salgono quindi a circa cento miliardi al mese.

Intanto l’Italia prepara nuovi interventi in funzione antirecessione.  Il Premier Giuseppe Conte ha sottolineato la volontà di accelerare il piano di approvazione e realizzazione d’investimenti in infrastrutture stradali.

L’euro dollaro tratta a 1,089, in lieve calo. La valuta degli Stati Uniti si apprezza nei confronti delle principali controparti dell’Asia.

Il petrolio Brent rimbalza dai minimi degli ultimi 19 anni toccati ieri, stamattina il greggio del Mare del Nord è scambiato a 25,8 dollari il barile, +4%. Vola Saipem +4,6%, Eni +1% ha sospeso il buyback e rivisto il piano industriale per aggiornarlo alla caduta del prezzo del petrolio, sono previste riduzioni di costi e di investimenti, in modo da preservare il dividendo

Oro in ribasso dello 0,9% a 1.472 dollari.

In Piazza Affari prende velocità il rialzo di Snam +7,12% dopo i conti e la conferma dello stacco del dividendo (0,2376 euro per azione, di cui 0,095 euro già distribuiti come acconto).

Frena al contrario Cattolica Assicurazioni -3.88% che ha previsto di sospendere la cedola. 

Generali -0,6%. Il regolatore IVASS sta valutando di chiedere alle compagnie di ridurre il dividendo già deliberato.

A guidare la riscossa del listino è il comparto del risparmio gestito: Poste Italiane schizza del 6,28% davanti a Fineco -5,93%. Ancora più su le utility: A2a +9%, Italgas +7%.

Bene le banche: Mediobanca +0,3%. HSBC alza il giudizio a Buy con target price a 7 euro. Intesa Sanpaolo +1,5%, Ubi 0,36% e Banco Bpm +0,88%. Unicredit +0,5%.

Tim +5,26%. L’Agcom ha accolto la richiesta della società di attivare circa 5.000 sue cabine di smistamento del segnale telefonico, presenti in aree periferiche a fallimento di mercato. 

Tra gli industriali brilla Pirelli +5,5% che ha annunciato la chiusura fino alla fine del mese degli impianti in Romania (13% della capacità produttiva del gruppo).

Soffre ancora Fiat Chrysler -6% che ha sospeso la produzione in Nord America ed ha avvertito che rivedrà le indicazioni finanziarie sul 2020.  

Recupera Atlantia +1,8%. Nella seconda settimana di marzo, il traffico sulla rete autostradale italiana ha subito un calo dell’8,3%. 

Da segnalare:

Diasorin +5,3%. La concorrente Qiagen l’ha battuta sul tempo, nella corsa alla messa in commercio del test su Covid 19. La società ha comunicato di aver ricevuto l’autorizzazione al lancio del nuovo prodotto: la piattaforma Qiagen è già presente in oltre 1.000 centri di presidio sanitario (ospedali, cliniche e laboratori). Diasorin è ancora in attesa di autorizzazione, avendo comunque completato la fase di sperimentazione presso due ospedali italiani (Spallanzani di Roma e San Matteo di Pavia).

Mondadori +8% ha ridotto la partecipazione nel quotidiano Il Giornale, al 18,4%, da 50%.

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