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Borse, siluri da Londra sul futuro dell’euro. Prese di beneficio a Milano dopo il rally

PRESE DI BENEFICIO A MlLANO DOPO IL RALLY

SILURI DA LONDRA SUL FUTURO DELL’EURO

A condizionare i listini, più che le dinamiche economiche e di mercato, continuano a essere le istituzioni politiche e monetarie.

Dopo aver guadagnato l’11% nelle ultime tre sedute l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano oggi arretra dello 0,26% a quota 14.616. Francoforte arretra dello 0,76%, Parigi perde lo 0,63%, Londra arretra dello 0,56% mentre Madrid è la peggiore con una perdita del 2,2%.

All’origine dell’inversione di rotta ci sono le prese di beneficio dopo il mini rally ma anche l’allarme in arrivo da Londra. La Banca d’Inghilterra parla di enorme incertezza sulla zona euro. Secondo gli analisti di Nomura il Regno Unito starebbe addirittura valutando l’ipotesi di uscire dall’Unione europea.

La moneta unica scende a 1,236 sul dollaro da 1,239 della chiusura.

Poco mossi i tassi di interesse: il rendimento del Btp a 2 anni è al 3,31% (+20 punti base) e il rendimento del decennale è pari al 5,96% (+9 punti base) spread al 454.

In giugno la produzione industriale in Spagna è scesa del 6,3% anno su anno, in linea con le previsioni, è il decimo mese consecutivo di contrazione. In Germania la produzione industriale a luglio è in calo dello 0,9% peggio del consensus -0,8%.

Negli Stati Uniti si è riaccesa la speranza di un terzo giro di quantitative easing dopo che il presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, ha detto che la Banca centrale americana dovrebbe lanciare un programma di acquisto bond per rilanciare la crescita del Paese.

A Milano prosegue la corsa di A2A +1,53% mentre le altre utility sono in ribasso: Enel -1,2%, Terna -1,6%.

Mediaset è in ribasso del 2,34% mentre Telecom Italia sale del 2,50%.

Ribaltone sul fronte dei bancari, ora in ribasso: Intesa -0,8%, Banco Popolare -2%, Banca Popolare di Milano -2,2%. Unicredit arretra dell’1,7%. In un’intervista pubblicata dal settimanale tedesco Capital, il ceo Federico Ghizzoni afferma che la banca quest’anno potrebbe pagare un dividendo, una decisione sarà presa entro la fine dell’anno o a inizio 2013.

Vola in Spagna Bankia +9,5%. Bruxelles e Madrid stanno valutando una “iniezione anticipata” di fondi a Bankia e ad altri istituti spagnoli nel quadro degli aiuti europei fino a 100 miliardi decisi a luglio per sostenere il sistema bancario spagnolo.

Generali perde il 2,5% e Cattolica Assicurazioni, che oggi presenta i dati del trimestre, lo 0,8%. Secca battuta d’arresto per Prysmian –2,62% all’indomani della presentazione dei dati del trimestre.

Pirelli è in calo del 2,36%: la rivale finlandese Nokia è in calo del 5,7% dopo la presentazione dei dati del trimestre.

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