I listini europei proseguono la seduta in rialzo spinti da Wall Street, i titoli petroliferi e anche la buona chiusura asiatica. Il Ftse MIb sale dell’1,57% (alle 13,44), Francoforte dello 0,91%, Parigi dell’1,25%, Londra dell’1,39%. Dopo la chiusura di Tokyo in rialzo dell’1,25%, Shanghai è balzata del 2,5% spinta dalla speranza che il governo cinese prenda misure per rilanciare l’economia. Bilancio positivo anche per la piazza di Shenzhen con l’indice composito che ha guadagnato il 2,10%. Hong Kong è invece chiusa.
In Italia oggi all’esame del consiglio dei ministri c’è il documento di economia e finanza 2015. Il Tesoro si prepara intanto alò prossimo Btp Italia: da lunedì 13 a giovedì 16 aprile 2015, verrà distribuito un nuovo BTP Italia, della durata di 8 anni anziché 6 come nella passata emissione. Lo spread Btp-bund + a 109 punti base e il rendimento è in calo all’1,27%.
Sul sentiment positivo europeo ha inciso anche il buon dato dell’indice Pmi dell’Eurozona. A marzo l’indice finale Markit Pmi della produzione composita nell’Eurozona è salito a 54 da 53,3 di febbraio, toccando il record su 11 mesi e il più alto valore per la seconda volta in quasi quattro anni.
Bene anche l’indice Pmi servizi che con 54,2 di marzo, in rialzo da 53,7 di febbraio, segna un’espansione della produzione per il ventesimo mese consecutivo. L’indice Pmi servizi sale sia in Germania sia in Italia. Pubblicato anche il dato sui prezzi della produzione industriale di Eurostat: a febbraio i prezzi alla produzione industriale nella zona euro sono aumentati dello 0,5%, nella Ue dello 0,6%.
“Non sappiamo se l’economia dell’eurozona stia acquistando velocità a tal punto da poter tornare felicemente ad una ripresa forte e sostenibile, ma la regione sta sicuramente assistendo al suo migliore slancio di crescita dal 2011”, ha commentato Chris Williamson, chief economist di Markit. Tuttavia, per l’economista la crisi greca resta una seria minaccia alla stabilità dell’Eurozona.
Sul fronte greco questa è una settimana cruciale. Giovedì scade il rimborso da 450 milioni di euro al Fondo monetario internazionale e il ministro delle finanze, Yanis Varoufakis, ha rassicurato il direttore generale del Fondo, Christine Lagarde, nel corso di un incontro di due ore a Washington. Nel frattempo oggi Alexis Tsipras è in visita a Vladimir Putin. Sempre domani a Bruxelles continueranno i lavori dell’Euro working group, cui partecipano i vice ministri delle Finanze della zona euro. Il meeting servirà a preparare l’incontro dei ministri delle Finanze chiamati a decidere se i piani presentati dal governo Tsipras offriranno sufficienti garanzie per nuovi prestiti ad Atene, che sta ormai esaurendo la liquidità.
Ora il mercato guarda all’inizio della stagione delle trimestrali negli Usa che prenderà domani il via con i conti di Alcoa. C’è molta attesa per verificare l’impatto del dollaro forte sui profitti delle società Usa. Quattro società su cinque hanno preannunciato utili in calo, per effetto soprattutto dei minori profitti dalle attività estere dovuti al cambio.
Per ora le Big oil beneficiano della ripresa del petrolio che però oggi torna a perdere terreno. Il rimbalzo dei prezzi del barile ha spinto anche la Borsa di Oslo ai massimi storici a 635,31 punti.
A Piazza Affari salgono Saipem +4,03%, Tenaris +3,3% ed Eni +2,74%. Bene anche il risparmio gestito con Azimut +3,49% e Mediolanum +2,25%.
In fondo al FtseMib Fca -1,31%, Bper -0,62%, Pirelli -0,19% e Stm -0,17%.
Ansaldo Sts -0,16% nel giorno in cui prende il posto nel paniere principale di Gtech, ormai Igt e al debutto a Wall Street.