BORSE SEMPRE PEGGIO: MILANO SOTTO DEL 3%
FA SEMPRE PIU’ PAURA IL DEFAULT DI ATENE
Emergenza. Le Borse affogano sotto l’imperversare delle vendite a pioggia. Prende sempre più consistenza il timore che il governo di Atene non abbia raggiunto gli obiettivi minimi di risanamento dei conti, necessari per ottenere la nuova tranche di aiuti dal Fondo monetario e dalla Ue. A Milano la perdita dell’indice FtseMib è pari al 3,02% a quota 14.108 punti, Londra perde il 2,8%, Parigi -3,1%, Francoforte -2,5%. Anche Wall Street è in calo con il Dow Jones e il Nasdaq che cedono l’1,8%. Si comporta peggio l’S&P500 che arretra dell’1,9%. Anche al di là dell’Oceano tiene banco il peggioramento della situazione del debito in Europa. Dopo il deludente Ecofin di venerdì scorso, è aumentata in maniera drammatica l’attesa per la conferenze call, già in corso, fra il ministro greco delle Finanze, Evangelos Venizelos, e i tecnici del Fondo monetario, dell’Unione europea e della Commissione Ue, la cosiddetta “troika”, che deve verificare se Atene “merita” di ottenere la prossima tranche di aiuti di 8 miliardi di euro prevista per il prossimo ottobre. Il problema è che senza quei soldi a metà ottobre le casse del governo greco saranno inesorabilmente vuote e il default inevitabile.
L’ORO TORNA SOPRA QUOTA 1.800, L’ARGENTO OLTRE I 40
SAIPEM AFFONDA NONOSTANTE I NUOVI CONTRATTI
L’incertezza riporta gli acquisti sull’oro che si spinge fino a 1.807 dollari dal minimo di 1.765 dollari di venerdì. L’argento risale poco sopra i 40 dollari. Si difende il settore bancario: Banco Popolare +0,5%, Bpm +0,15, Ubi +0,96% con l’eccezione di Intesa -2,5%. E’ in territorio negativo anche Unicredit (-0,42%). Massicce perdite per Mediaset (-4,03%) e Saipem (-4,16%), nonostante la firma di nuovi contratti per l’importo di 300 milioni. La maglia nera è Pirelli (-5,51%).