LA STERLINA E LA CITY FRENANO LE BORSE D’EUROPA. TELECOM AL RIALZO, OFFERTA IN VISTA PER IL BRASILE
God save the pound. La doccia fredda dei sondaggi che danno gli indipendentisti in vantaggio ad Edimburgo e Golasgow in vista del referendum del 18 ottobre sull’indipendenza della Scozia ha condizionato la giornata finanziaria europea, azzerando l’effetto delle misure della Bce.
A fare le spese è innanzitutto la valuta britannica: il cross euro sterlina sale sui massimi da giugno a 0,8017, ovvero ci vogliono 0,8017 sterline per acquistare 1 euro, a inizio settembre ne bastavano 0,79. Alla City il Ftse 100, già in un calo di mezzo punto, limita i danni allo 0,38%, nonostante le pressioni sulle banche (Rbs -1,30%)
Milano si conferma l’indice più volatile: l’Ftse Mib chiude a -0,47% a quota 21.294 preceduta da Madrid -0,55%. In ribasso anche Parigi -0,26%, al contrario di Francoforte +11%. Alla debolezza contribuisce il perdurare delle tensioni in Ucraina, mentre la continua discesa delle quotazioni del petrolio, sotto i 100 dollari per la prima volta da oltre un anno, alimentano le vendite dei titoli energetici.
Contrastata Wall Street: il Dow Jones e l’S&P500 sono in calo dello 0,1% mentre il Nasdaq sale dello 0,1%. Apple -0,2% alla vigilia della presentazione dei nuovi prodotti. Il prezzo del petrolio di riferimento per l’Europa, il Brent tratta a 99,6 dollari il barile, in calo dell’1%.
Eni -0,9%, Saipem -2,8%, Tenaris -1%. A Milano brilla Telecom Italia, in rialzo del 2,01% a 0,887 euro con volumi sopra la media, spinta dal ritorno elle speculazioni su Tim Brasil secondo il quotidiano “Estado” il gruppo Oi, Vivo controllata di Telefonica e Claro, gruppo America Movil hanno intenzione di presentare un’offerta per Tim Brasil prima del 30 settembre valorizzando la società 10 miliardi di euro.
Mediaset scende dell’1,63% colpita da prese di beneficio anche per il raffreddarsi delle speculazioni su un‘alleanza con Telecom Italia. Contrastate le banche quando entra nel vivo l’attesa per i test della Bce. Banca Popolare di Milano -0,8%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -0,1%. Unicredit -0,5%. MontePaschi -1,4%.
Tra gli industriali, Finmeccanica sale dello 0,6%, Fiat -1,2%, Prysmian -0,4%, StMicroelectronics +0,4% e Pirelli -0,2%. Tra le società del lusso, Tod’s -0,2%, Moncler -0,7%.