L’indice azionario dei Paesi emergenti (MSCI Emerging Markets) sta salendo dello 0,6% nel primo pomeriggio cinese, sospinto da un altro netto aumento dell’indice Composite di Shanghai (+1,3%), che ha raggiunto il livello più alto dal 2010. I nuovi record di Wall Street nel giorno di Santo Stefano stanno sostenendo i mercati asiatici, dove lo MSCI Asia Pacific Index guadagna lo 0,5%.
Aiuta anche una misura della Banca centrale cinese, che permette agli istituti di prestare di più cambiando il rapporto crediti/depositi: viene allargata la definizione di depositi, e quindi le banche potranno allargare i prestiti avendo un denominatore più elevato.
L’euro è ancora sotto 1,22 contro dollaro, mentre lo yen si mantiene sopra quota 120. Il Nikkei restituisce parte dei guadagni e segna -0,6%.
Il petrolio, grazie ai timori di problemi con l’offerta legati alla Libia, si è ripreso, ma si mantiene ancora vicino ai 55 $/b (55,40 WTI, 50,90 Brent). L’oro cerca di nuovo di risalire verso quota 1200, e segna 1198 $/oncia. Leggermente positivi (+0,1%) i futures su Wall Street.