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Borse prudenti, vendite su Telecom

Al giro di boa di metà giornata, Piazza Affari scivola in terreno negativo con le altre capitali europee. Prevale l’attesa per le decisioni della Fed – Asta Bot a tassi negativi e domanda doppia – L’euro si rafforza dopo la svalutazione dello Yuan – Tra le banche in evidenza Mps – Mediaset in recupero

Borse prudenti, vendite su Telecom

Conferma in asta questa mattina del rendimento negativo per i Bot annuali. I titoli del debito pubblico italiano con scadenza 14 dicembre 2016 sono stati collocati con rendimento medio a -0,003% per un importo di 5,5 miliardi di euro contro una domanda di 9,079 miliardi (rapporto di copertura di 1,65). I Btp annuali avevano già registrato tassi negativi per la prima volta l’11 novembre scorso con rendimento di -0,30%.

Lo spread Btp-Bund si attesta stabile a quota 97 punti e rendimento all’1,54%.

Le vicende dei titoli subordinati bancari, legate al fallimento di Banca Marche, Carichieti, Banca Etruria e Carife, contribuiscono a riportare l’attenzione sui titoli governativi. A Piazza Affari il comparto bancario si muove contrastato mentre l’indice Ftse Mib, dopo essere passato in territorio positivo in mattinata, a metà seduta annulla i guadagni scivolando di nuovo in terreno negativo, in calo dello 0,25%. Girano in rosso anche le Borse europee: Londra -0,5%, Francoforte -0,21%, Parigi -0,20%.

I mercati sono in attesa delle decisioni della Fed che si riunisce il prossimo 16 dicembre. In questo incontro del Fomc il governatore Janet Yellen potrebbe decidere il primo rialzo dei tassi di interesse da nove anni. Il sentiment dei mercati è poi depresso dai ribassi del petrolio che anche oggi continua a perdere terreno cedendo lo 0,4% ormai a quota 37 dollari al barile, e dall’andamento debole dell’economia cinese.

Inoltre, la Banca centrale cinese ha nuovamente svalutato lo Yuan che è sceso ai minimi dall’agosto 2011 dopo che la People’s Bank of China ha deciso di fissare la quotazione a 6,414 dollari. Vendite sulle Borse asiatiche: Shanghai -0,49% e Tokyo -1,32%.

Sul fronte delle politiche monetarie, in Europa la Swiss National Bank ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse affermando che sarà pronta a intervenire, quando necessario per ridurre il Franco Svizzero che al momento è “significativamente sopravvalutato”. 

In questo quadro il cambio euro dollaro, dopo essersi rafforzato 1,1 si riporta a 1,0956 in calo dello 0,63%. Nel pomeriggio dagli Usa si attendono l’indice dei prezzi alle importazioni di novembre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e alle 19 l’intervento di Weidmann, presidente della Bundesbank e membro del board della Bce.

A Piazza Affari miglior titolo del Ftse MIb è Unipol (+1,7%), seguito da Mediaset (+1,41%), Buzzi Unicem (+1,21%), Saipem (+1,13%) e Prysmian (+1,05%).

In fondo al paniere delle blue chip Moncler (-1,31%), Bpm (-1,02%), Exor (-0,97%), Intesa Sanpaolo (-0,91%) e Fca (-0,79%). Ieri sera il gruppo ha pattuito in 70 milioni di dollari la multa inflitta dall’ente Usa per la sicurezza stradale. Si chiude così l’indagine avviata nello scorso luglio sulle “significative infrazioni” contestate alla casa. L’inchiesta non ha però dimostrato la responsabilità di Chrysler in incidenti mortali. 

Tra le banche in evidenza in mattinata Bmps che secondo alcune indiscrezioni starebbe per cedere crediti in sofferenza per 1 miliardo alla statunitense Fortress. A metà seduta il titolo riduce però i guadagni a +0,56%.

Telecom Italia -0,87% in attesa dell’assemblea del 15 dicembre su cui ci si attende il duello con i fondi, consigliati dai proxy advisor a votare contro la proposta di Vivendi di allargare il Cda a 4 consiglieri di sua scelta. 

Fuori dal Ftse Mib Saras è arrivato a perdere quasi il 10% ed è andato in asta di volatilità per poi frenare il calo a -2,4%. Gli operatori interpellati da Radiocor non segnalano motivi per il brusco scivolone, anche se sottolineano il calo dei margini di raffinazione.

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