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Borse, prosegue il “rally di Babbo Natale” e Toyota traina Tokyo. Cauta Wall Street che si appresta a chiudere bene il 2024

Borse chiuse per le festività in Europa mentre in Asia gli indici – in una seduta ridotta caratterizzata dagli scambi sottili – sono saliti prolungando il “rally di Babbo Natale”. Balzo di Toyota che spinge il listino di Tokyo. Wall Street cauta dopo la pausa

Borse, prosegue il “rally di Babbo Natale” e Toyota traina Tokyo. Cauta Wall Street che si appresta a chiudere bene il 2024

Borse chiuse per le festività in Europa mentre in Asia gli indici – in una seduta ridotta caratterizzata dagli scambi sottili – sono saliti prolungando il “rally di Babbo Natale“. Hong Kong è rimasta chiusa.

A Tokyo l’indice giapponese Nikkei è salito dell’1,22% sulla scia del rally tecnologico della vigilia di Natale a Wall Street e ai guadagni del titolo della casa automobilistica più venduta, la Toyota, volata oltre il 5% dopo che il quotidiano economico Nikkei ha riferito che l’azienda punta a raddoppiare il rendimento del capitale proprio. A rafforzare il sentiment, anche la notizia anticipata da Reuters secondo cui il governo giapponese sta preparando un bilancio record di 735 miliardi di dollari per l’anno fiscale che inizierà ad aprile. Inoltre il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, ha fatto sapere che si punta al raggiungimento dell’obiettivo di inflazione del 2% della banca centrale il prossimo anno, lasciando intendere che un aumento dei tassi di interesse potrebbe essere imminente. Anche i piani della Cina per una massiccia emissione di obbligazioni nel 2025 hanno dato un segnale di ottimismo.

Tuttavia, gli operatori valutano attentamente l’impatto delle politiche dell’amministrazione statunitense del presidente eletto Donald Trump, e soffrono il clima di incertezza. Resta inoltre il focus incentrato sulle prospettive dei tassi della Federal Reserve, da quando il presidente Jerome Powell ha accennato all’ipotesi di un minor numero di tagli dei tassi l’anno prossimo durante l’ultima riunione politica della banca centrale, facendo propendere le scommesse di una riduzione del costo del denaro per 35 punti base nel 2025. Tra le altre piazze asiatiche, l’indice Szse ha guadagnato lo 0,67%, Shanghai lo 0,17%. Il coreano Kospi ha ceduto lo 0,44%.

Wall Street, intanto, prosegue in calo la seduta dopo la ripresa dalla pausa natalizia. Attorno alle 18 (ora italiana) il Dow Jones lima lo 0,08% a quota 43.262 punti, l’S&P 500 segna -0,08% ma sempre sopra quota 6 mila punti (6.035), il Nasdaq flette dello 0,09% a 20.011 punti. Nel complesso, la Borsa americana si appresta a chiudere il 2024 con un sostanzioso guadagno. Sul fronte macro sono stati diffusi i dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti: le richieste di disoccupazione sono scese a 219 mila nella settimana conclusasi il 21 dicembre, rispetto alle 220 mila della settimana precedente, meglio delle stime con il consensus dato a quota 224 mila. Nella settimana conclusasi il 14 dicembre, riporta ancora il dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, le persone che ricevono sussidi di disoccupazione sono pari a 1.910.000, in aumento di 46 mila unità rispetto al 1.864.000 della settimana precedente; in questo caso il consensus era pari a 1.880.000.

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