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Borse, prese di beneficio ovunque ma a Milano Tim rimbalza

Imagoeconomica

Le prese di beneficio e un certo nervosismo sui titoli di Stato mandano in tilt Piazza Affari, che chiude in maglia nera in Europa con un calo dell’1,42%, tornando a 26.751 punti base, in un contesto di scambi ridotti a causa della festa dell’Immacolata.

Il clima è freddino anche nel resto del continente e a Wall Street, piuttosto volatile in avvio. Le vendite colpiscono inoltre i T-Bond, mentre salgono i rendimenti con il Treasury decennale oltre quota 1,5%. Un sondaggio di Ft e Igm dice che le aspettative sulla politica monetaria della Fed sono cambiate a causa dell’aumento dell’inflazione e del calo della disoccupazione; gli economisti prevedono il “taper” completo dell’acquisto di obbligazioni entro la fine di marzo.

Le borse europee d’altra parte tirano i remi in barca dopo i lauti guadagni dei giorni precedenti, nonostante Pfizer e Biontech abbiano annunciato che la terza dose del loro vaccino protegge dalla variante Omicron del coronavirus: Francoforte arretra dello 0,79%; Parigi -0,72%; Amsterdam -1%; Madrid -0,93%. Piatta Londra, -0,08%, indifferente alla possibilità di nuove restrizioni contro la pandemia in Gran Bretagna, che pesa invece sulla sterlina, contro cui l’euro mostra un progresso dello 0,7% circa. La moneta unica si apprezza di oltre mezzo punto percentuale anche contro dollaro e tratta in area 1,132.

La seduta appare altalenante per il petrolio, mentre le scorte settimanali Usa risultano in calo, ma in misura inferiore alle attese. Il Brent cede lo 0,2%, 75,18 dollari al barile; il Wti lo 0,16%, 71,69 dollari.

I titoli del comparto e gli oil service archiviano quindi una seduta in ritirata a Piazza Affari, dopo i recenti progressi, ma ad essere in calo sul listino milanese sono quasi tutte le blue chip. Tra le peggiori ci sono sono Moncler -3,06%, Amplifon -2,63%, Prysmian -2,53%. Stm cede il 2,9%, dopo il balzo della vigilia e la scelta di Morgan Stanley di migliorare il prezzo target, portandolo a 44,5 euro, rivedendo il giudizio a  “neutrale”. 

Arretrano le banche con Banco Bpm -1,87% e Unicredit -1,33%. Quest’ultima presenterà domani il nuovo piano industriale, il primo firmato dall’ad Andrea Orcel. In un report sul settore bancario del Sud Europa, Credit Suisse definisce il gruppo di Piazza Gae Aulenti ‘top pick’ nell’area, per le attese di crescita del ritorno sul capitale grazie alle prospettiva sulla top line e sul miglioramento della redditività.

Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob risulta inoltre che il 3 dicembre 2021 Capital Research and Management Company ha incrementato la propria partecipazione nel capitale di Unicredit, al 6,287% dal 5,022%.

Sono solo tre le azioni di grandi aziende in rialzo. La migliore è Telecom, +1,31%, che in questi giorni ha nuotato controcorrente, mossa soprattutto da notizie e indiscrezioni sulla manifestazione d’interesse del fondo Kkr. Con l’arrivo del nuovo direttore generale Pietro Labriola c’è stata la riorganizzazione della squadra di manager, ma la data decisiva è il 17 dicembre quando il board dovrà esprimersi sulla proposta del fondo Usa. 

Le buone notizie su Omicron fanno ben sperare Atlantia +1,14%. Nell’automotive, per il resto debole, consolida i guadagni Pirelli +0,41%.

Fuori dal paniere principale si assiste a un altro debutto stellare sull’Euronext Growth Milan (ex Aim), con International Care Company che segna un teorico +50%. Il titolo della società attiva nei servizi di assistenza è stato a lungo sospeso per eccesso di rialzo.

Il rosso è acceso sul secondario: lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata sale a 134 punti base (+3,7%), con i tassi rispettivamente a +1,03% e -0,31%. Secondo alcuni osservatori pesa sulla carta italiana il ridimensionamento del pericolo Omicron, che lascerà intatta la ripresa. Salgono perciò le scommesse su una stretta da parte della Bce. La banca di investimenti Usa JP Morgan prevede che il 2022 segnerà la fine della pandemia da coronavirus e vedrà una piena ripresa economica globale.

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