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Borse, preccupa la frenata della Cina e non entusiasmano i conti di Apple

Preoccupa la Cina. In conti di Apple, intanto, non deludpno, ma non esalta Wall Street. La mattinata finanziara si apre all’insegna di questi segnali.

I dati preliminari di Hsbc sull’andamento dell’indice Pmi cinese (il termometro delle intenzioni di acquisto delle imprese) segna un preoccupante 47,1, assai al di sotto del confine tra crescita e recessione (quota 50). Di riflesso, frenano i listini asiatici. Tokyo è sotto di mezzo punto percentual ad un’ora dlla chiusura, in terreno negativo anche Shanghai e Hong Long. Deboli anche i futures sulla Borsa Usa.

A Borsa chiusa, è stata resa notala trimestrale più attesa dal mercato americano: i conti di Apple. Dalla trimestrale emergono utili più alti del previsto (7,47 dollari per azione, 15 cents in più delle stime), frutto del boom di vendite dell’iPhone (quasi 32 milioni di pezzi contro un’attesa di 26) e del felice andamento di iTunes. Frena però l’iPad (14 milioni venduti contro 17 del precedente trimestre) e le previsioni del ceo Tim Cook fanno storcere il naso agli analisti: i ricavi del prossimo trimestre si situeranno nella forboce tra 35-37 miliardi, più in basso delle aspettative del mercato. In sintesi, si fa sentire l’assenza di nuovi prodotti, in parte compensata dall’espansione della rete commerciale.

Frenano  nel finale di seduta l’indice S& P – 0,22% e il Nasdaq -0,59%. Lieve rialzo per il Dow Jones +0,14%. Il rialzo di Wall Street ha perso vigore dopo la pubblicazione del dato sull’indice Fed di Richmond diminuito a -11 punti dai 7 di giugno. Il dato sull’indicatore della Fed di Richmond a luglio “è stato una sorpresa per il mercato”, ha affermato Richard Sichel, direttore degli investimenti di Philadelphia Trust, e ai mercati non piacciono le sorprese. Tuttavia, “i profitti positivi riportati da diverse società stanno sostenendo il Dow Jones”, conclude l’esperto.

Rallentano nel  finale di seduta le borse europee anche per un’indiscrezione legata a Pimco: il colosso della gestione dei titoli monetari avrebbe deciso di ridurre la sua esposizione sui titoli del Sud Europa, a partire da Btp e Bonos. 

Segno meno per il Dax (-0,20%), il Cac 40 (-0,43%) e il Ftse 100 che cala dello 0,39%. Brilla solo Madrid, che ha guadagnato l’1,35% grazie al calo dei rendimenti dei titoli di Stato poi tornati al 4,68%

Il Ftse Mib ha chiuso poco sopra la parità con un rialzo dello 0,03% a 16.238 punti.

Il miglior titolo del paniere principale milanese è stato Telecom Italia +6,7%. Il balzo segue l’annuncio di una maxi operazione in Germania nella telefonia. KPN venderà la sua controllata tedesca E-Plus a Telefonica Deutschland per 8,1 miliardi di euro. 

Telefonica guadagna il 2%,Telefonica Deutschland perde il 2%. 

IL TESORO RINUNCIA ALL’ASTA BTP DI AGOSTO

Il ripiegamento delle borse nel pomeriggio ha portato un  peggioramento anche sui bond periferici. Lo spread Italia-Germania ha terminato la seduta a 280 punti base, dopo esser sceso fino a quota 275 ai minimi dal 19 giugno. 

Venerdì il Tesoro torna in campo con l’asta di Ctz (2,5 miliardi). Lunedì prossimo è in calendario l’asta di Bot (9,5 miliardi di semestrali) mentre martedì sarà la volta dei Btp a cinque e dieci anni.

Il ministero dell’Economia comunica che, in analogia con la scelta adottata lo scorso anno ed in considerazione dell’ampia disponibilità di cassa, ha annuncato ieri sera che il prossimo 26 luglio non saranno offerti in asta i Btpei né si terranno le aste dei titoli a medio-lungo termine di metà agosto. L’asta del Bot annuale, prevista per il giorno 12 agosto 2013, si terrà regolarmente.

FIAT PREPARA LE VALIGIE,  MAZZATA SU STM

Crolla, un po’ a sorpresa, Stm -10%.A pesare sui conti del secondo trimestre, e soprattutto sulle previsioni del trimestre in corso, è la battaglia fra i colossi mondiali degli smartphone di fascia alta, principali clienti della jount venture. Secondo Carlo Bozzotti, a.d. del gruppo, la pressione competitiva sugli smartphone  si tradurrà in una debolezza del mercato delle  Mems, i circuiti che incorporano diversi sensori, dall’accelerometro, al gps, dalla bussola, all’altimetro, vero prodotto di punta di StM.

Fiat ha  chiuso le contrattazioni guadagnando l’1,18% a 6,01 euro. Barclays ha alzato il prezzo obiettivo da 2,4 a 4 euro mantenendo la raccomandazione a underweight dopo aver portato quella sul settore auto europeo da negative a neutral. La Corte Costituzionale nelle motivazioni della sentenza emessa il 3 luglio scorso con cui dichiara l’illegittimità costituzionale dello Statuto dei lavoratori ha scritto che la Fiat, escludendo la Fiom dalla rappresentanza nelle proprie fabbriche, ha creato un insanabile contrasto con l’art. 39 della Costituzione, incidendo negativamente sulla libertà di azione del sindacato. Pronta la replica del Lingotto: la Fiat si riserva di valutare “se e in che misura il nuovo criterio di rappresentatività, nell’interpretazione della Corte Costituzionale, potrà modificare l’attuale assetto delle relazioni sindacali e, in prospettiva, le sue strategie industriali in Italia”.

Oggi hanno fatto bene anche Fiat Industrial +1,07% con l’assemblea degli azionisti di Cnh che ha approvato la fusione con la controllante tramite la quale si verrà a creare un nuovo gruppo denominato Cnh Industrial NV. 

Frenano nel finale le banche. Unicredit che guadagnava il 2% chiude a +0,4% . Intesa + 1% ma nel pomeriggio era in rialzo del 2,5%.

‘Il Patto di sindacato Rcs + 2,07% si riunirà il prossimo 31 luglio per “le conseguenti verifiche e attestazioni’ legate alla conclusione dell’aumento di capitale. ‘La direzione del sindacato – si legge nella nota – provvedera’, quindi, successivamente alla riunione, a rendere noto l’ammontare degli apporti dei singoli soci nonche’ le percentuali di possesso con riferimento al capitale sociale rappresentato da azioni ordinarie ed all’insieme delle azioni vincolate’.

Categories: Finanza e Mercati