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Borse positive tra effetto Scozia e attesa della super-Ipo Alibaba

Dopo il no della Scozia alla secessione i mercati europei si avviano a chiudere senza scossoni la settimana – Spread sotto quota 130 – Sale l’attesa per l’esordio a Wall Street di Alibaba – A Vivendi il 5,7% di Telecom – In profondo rosso Cattolica Assicurazioni dopo l’annuncio di un aumento di capitale fino a 500 milioni – Fiat ok, accordo con Mitsubishi.

Borse positive tra effetto Scozia e attesa della super-Ipo Alibaba

Dopo la riunione della Fed e il Tlro della Bce, il no scozzese ha rimosso l’ultima incertezza. Il finale di settimana si annuncia roseo, il giusto clima per festeggiare l’esordio a Wall Street di Alibaba, Ipo da 21,8 miliardi per una capitalizzazione iniziale di 167 miliardi, anche se le previsioni parlano di un rialzo robusto nel primo giorno di quotazione. 

Nell’attesa, i listini europei sono in terreno positivo, meno Piazza Affari. L’indice Ftse Mib cede lo 0,2%. Salgono Parigi (+0,13%), Francoforte (+0,67%) e Madrid (+0,80%). Londra limita la crescita allo 0,69%. Zurigo (+0,3%) torna sui livelli del 2007. 

Il Btp si rafforza ed il suo rendimento scende di 4 punti base al 2,39%. Lo spread con il Bund si restringe di sei punti base a 129 punti base, minimo storico. L’euro è in calo sul dollaro a 1,287, dagli 1,292 della chiusura di ieri.

Sul listino milanese, Pirelli è in rialzo dell’1%: Berenberg ha avviato la copertura con Buy, target price a 14,50 euro. 

Fiat Chrysler guadagna l’1,1%. La società ha annunciato stamattina di aver firmato un accordo preliminare con la giapponese Mitsubishi Motors per la realizzazione di veicoli pickup.

Finmeccanica +0,7%. Scende StMicroelectronics (-1,2%).

Telecom Italia (+0,6%) meno vivace del resto del settore (+1,39% l’indice Stoxx europeo). Stamattina è arrivata la notizia che Vivendi ha siglato l’accordo definitivo per la cessione della sua controllata brasiliana Gvt a Telefonica per 4,66 miliardi di euro in contanti. Il gruppo dei media francese rileverà il pacchetto del 5,7% (l’8,3% dei diritti di voto) in Telecom Italia in capo a Telefonica, valutato 1,01 miliardi, e il 7,4% della quota di Telefonica Brasil.

Tra le banche, Unicredit +0,2%, Intesa +0,3%, MontePaschi +1,9%. Banco Popolare +0,1%: la stampa riferisce che Release, la controllata che ha ereditato da Banca Italease la attività nel leasing, potrebbe essere messa sul mercato dopo l’esito degli stress test. 

In positivo le società del risparmio gestito e le assicurazioni: Generali +0,7%, Azimut +1,5%. In profondo rosso Cattolica Assicurazioni (-5%) a seguito dell’annuncio dell’aumento di capitale fino ad un massimo di 500 milioni previsto dal business plan a sostegno delle iniziative del piano e per cogliere opportunità di acquisizioni e di partnership. “I target sono troppo ambiziosi e la mancanza di dettagli sull’utilizzo dell’aumento di capitale è chiaramente deludente”, scrive Kepler Cheuvreux.

Eni sale dello 0,7%, Enel +0,8%, Enel Green Power +0,6%. 

Atlantia +0,3%: il patto tra i soci di Sintonia, la holding di controllo che detiene il 45% del capitale, dovrebbe essere esteso per un anno invece dei tre previsti. 

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