Le Borse europee accelerano nel finale e chiudono in frazionale rialzo, con l’eccezione di Londra (-0,01%). Piazza Affari, +0,46%, 22.673 punti, si ferma dietro a Madrid +0,91%, Francoforte +0,83% e Parigi +0,64%. La seduta risulta altalenante e interlocutoria, priva di grandi spunti, con l’indice Zew sulla fiducia degli investitori, pubblicato in Germania, in netto calo a febbraio, ma in misura inferiore alle previsioni.
Nessuna schiarita per i mercati arriva nel pomeriggio con l’apertura di Wall Street, dopo la festività. La Borsa americana al momento viaggia contrastata, il Dow 30 è negativo (zavorrato da Walmart), mentre il Nasdaq si muove in territorio positivo. Pesa, sull’azionario, il rialzo dei rendimenti sui Treasury a 10 anni, di nuovo in area 2,9%.
Il dollaro si apprezza e per un euro paga 1,234. In leggero calo il petrolio, Brent -0,23%; 65,52 dollari al barile. Debole l’oro, a fronte di un dollaro in ripresa, in area 1332 dollari l’oncia. Seduta spenta per il secondario italiano: Il rendimento del Btp 10 anni è 2,07%, lo spread con il Bund sale a 133.30 punti base, +1,68%.
A Milano la blue chip migliore è Buzzi, +3,66%, trascinata dalla rivale tedesca HeidelbergCement, che nel quarto trimestre ha registrato un aumento del giro d’affari e delle vendite. Heidelberg nel 2017 ha rilevato gli asset italiani di Cementir, oggi in rialzo dell‘1,46% sul Ftse All Share. Bene Telecom +3,01%, in vista del piano industriale; Stm +2,64%; Cnh +2,59%, rimbalza dopo le vendite di ieri.
Senza direzione i titoli finanziari. Banca Generali guadagna l‘1,78%, ma Ubi perde lo 0,7%. Fuori dal paniere principale galleggia Creval (-0,19%), mentre Banca Carige resta piatta, dopo il boom della vigilia. Sul fronte bancario si registra l’allarme del ministro Pier Carlo Padoan da Bruxelles, secondo il quale i ministri finanziari europei sono ancora molto divisi sul completamento dell’unione bancaria e ciò paralizza di fatto l’Ecofin. “Purtroppo – dice – c’è uno stallo che vede da una parte i paesi, come l’Italia, che ritengono necessario introdurre meccanismi di condivisione del rischio il più presto possibile, e paesi che ritengono che occorra continuare a ridurre i rischi”.
Sul Ftse Mib i titoli con i maggiori ribassi sono Recordati -2,15%; Pirelli -1,41%; Italgas -1,09%; Ferragamo -0,89%. Si apprezza Poste, +1,71%, che ieri ha presentato i numeri del quarto trimestre 2017, rivelando un rialzo di utile e fatturato e un aumento del dividendo. Timidi guadagni per Terna, +0,13%, dopo i conti positivi.