Giornata prefestiva sui mercati europei, che a metà seduta viaggiano tutti in territorio positivo, ma con volumi ridotti. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib viaggia poco sopra la parità. Vanno meglio Parigi (+0,5%), Madrid (+0,6%) e Francoforte (+0,7%). Fuori dall’eurozona, Londra +0,4%.
Alla vigilia della chiusura per le festività pasquali (venerdì sono chiusi Wall Street e i listini europei) a innescare gli acquisti nel Vecchio Continente è stato il rimbalzo delle Borse asiatiche. I listini cinesi, ignorando la possibilità di un’imminente guerra commerciale con gli Usa, hanno accolto con favore le notizie sul prossimo vertice tra i presidenti delle due Coree, in agenda per il 27 aprile. Alcune testate parlano inoltre di un possibile faccia a faccia a giugno fra il leader di Pyongyang, Kim Jong-un, e il premier giapponese Shinzo Abe. Appuntamenti che – sommandosi al vertice già annunciato fra il dittatore nordcoreano e il presidente Usa Donald Trump – contribuiscono ad allentare la tensione internazionale.
E gli investitori apprezzano. L’Hang Seng della Borsa di Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,24%, dopo il -2,5% della seduta precedente. Nella Cina continentale, l’indice composito del mercato di Shanghai ha guadagnato l’1,22%, mentre la Borsa di Shenzhen ha chiuso in rialzo dello 0,98%.
Sul versante obbligazionario, lo spread fra i Btp decennali e i Bund tedeschi di pari scadenza è stabile a 131 punti base.
Leggero rialzo per le quotazioni dell’oro (a 1326.35 dollari l’oncia), mentre il petrolio viaggia a doppia velocità: Brent a 69,33 e Wti a 64 dollari al barile (rispettivamente -0,33% e +0,1%).
Per quanto riguarda il mercato valutario, l’euro oscilla attorno alla soglia degli 1,23 dollari, dopo la chiusura della vigilia a 1,2398.
Sul Ftse Mib, i titoli migliori sono quelli di Mediaset (+2,35%), Pirelli (+1,96), Recordati (+2,22%) e Salvatore Ferragamo (+1,5%). Trai peggiori, invece, figurano Stm (-1,11%) ed Exor (-1,14%).
Ripiegano anche le utility, che ieri avevano registrato forti rialzi: Snam -1% e Italgas -0,9%.
Telecom Italia +0,43% nel giorno del Cda, in attesa di sviluppi sul braccio di ferro tra Vivendi e il fondo americano Elliott. Poste Italiane invariata in attesa dei conti. I dati preliminari sono stati già annunciati con un utile di 689 milioni e dividendo di 42 centesimi, ma oggi il Cda approverà il consuntivo.
Trai bancari, Intesa +0,2%, Unicredit +0,4%, Ubi -0,45%, Banco Bpm -0,5% e Mps +4%, in rimbalzo dopo i forti ribassi delle ultime sedute. Fuori dal Ftse Mib, occhi su Carige in attesa dell’assemblea.
Altro crollo per Fincantieri, che oggi lascia sul campo il 5,9% dopo il 14,49% di ieri. A innescare l’ondata di vendite – inattesa dopo conti 2017 superiori alle attese – è stato il downgrade da parte di Kepler-Cheuvreux: il broker, da sempre ottimista sul titolo, ha deciso di tagliare il giudizio a Hold da Buy, con target price invariato a 1,45 euro.
Di tutt’altro segno la seduta di Gedi, che vola in rialzo del 5,27%. Secondo indiscrezioni di stampa, la società francese Iliad sarebbe interessata a una fusione con il gruppo italiano per creare una grande realtà europea nel settore dei quotidiani. Sembra che i due principali azionisti di Gedi, Exor e Cir, siano favorevoli all’operazione.
Technogym +4,37% dopo la pubblicazione del bilancio e il giudizio positivo degli analisti: Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo della società a 9,3 euro, confermando il giudizio “hold”, mentre Mediobanca lo ha portato a 8,4 euro con giudizio “neutral”. Kepler Cheuvreux, infine, ha confermato il target price a 10 euro e il giudizio “buy”.