Borse europee in caduta libera. Dopo l’apertura di Wall Street, i listini del Vecchio Continente accelerano ulteriormente al ribasso.
Quando manca poco più di un’ora alla chiusura, Milano perde il 6,7%, come Francoforte e Londra, mentre va ancora peggio a Parigi (-7,8%), che annulla tutti i guadagni del 2015.
Malissimo anche gli indici americani: Nasdaq -8,4%, Dow Jones -3%, S&P 500 -3,7%. Si profila a livello globale il peggior crollo borsistico dal 2011, ovvero dal momento peggiore della crisi dell’euro.
Sul Ftse Mib – che vede la metà dei titoli sospesi in asta di volatilità per eccesso di ribasso -, le azioni più colpite sono quelle di Fiat Chrysler (-10,06%), Yoox (-9,63%), Buzzi Unicem (-9,36%), Monte Paschi Siena (-9,17%) ed Eni (-8,61%).
In profondo rosso anche Enel (-6%), Intesa (-7,5%), Unicredit (-6,5%), Telecom (-6,3%) e Finmeccanica (-4%). Era dal 2011 che la Borsa italiana non accusava un crollo così drammatico nel quale il panic selling e l’ondata speculativa contano più dei fondamentali.
Balzo dell’euro nei confronti del dollaro: la moneta unica tratta a 1,17 dollari, non succedeva da gennaio.
A New York il barile di petrolio tenta di tenere quota 39 dollari.
Lo spread Btp-Bund si mantiene a 134 punti base.