I listini europei della zona euro continuano a beneficiare della debolezza della moneta unica nei confronti del dollaro, mentre la trimestrale di Apple mette il turbo ai tecnologici. Nonostante una serie di dati macro in chiaroscuro, anche il rinvio sui dazi americani incoraggia i mercati del Vecchio Continente.
Dopo il rally d’aprile, la chiusura è in deciso rialzo per Piazza Affari, +1,19%, 24.265 punti, ai massimi da nove anni, con Brembo (+5,63%), Stm (+4,63%), Recordati (+4,05%), Ferrari (+3,63%) e Tenaris (+3,5%) in grande spolvero. Bene l’obbligazionario, con il rendimento del Btp 10 anni a 1,79% e lo spread con il Bund in calo dell‘1,54% a 121.10 punti, anche se la situazione politica resta in alto mare. Ieri il presidente Sergio Mattarella ha lanciato un “richiamo a responsabilità di tutti” e Reuters scrive che il Quirinale esclude il voto a giugno. Domani il Pd arriva spaccato alla direzione.
Nell’azionario: Francoforte, +1,51%; Madrid +1,09%; più arretrata Parigi, +0,16%. Nel resto d’Europa, Londra +0,3%; piatta Zurigo, +0,01%.
Wall Street appare più nervosa, in attesa del comunicato della Fed, alle 20 ora italiana, al termine della riunione. Non si prevede un ritocco del costo del denaro, ma si valuterà il linguaggio della banca centrale alla luce degli ultimi dati macro, per stimare se le prossime strette nel corso dell’anno potranno diventare tre dalle due previste.
A New York, il Dow Jones e lo S&P500 si muovono attualmente in territorio negativo, mentre il Nasdaq galleggia, sostenuto da Apple (+3,91%) all’indomani di conti migliori delle stime e dell’annuncio di un nuovo piano di buyback da 100 miliardi di dollari.
La trimestrale deludente pesa come il piombo su Snap e il titolo registra un tonfo record in avvio (-20%).
Il dollaro si apprezza in modo frazionale dopo la diffusione del dato americano sul mercato del lavoro, che il mese scorso si è rivelato lievemente migliore delle attese. Al momento l’euro perde lo 0,18% contro il biglietto verde e tratta a 1,197, intorno ai minimi da quattro mesi
Il petrolio s’indebolisce leggermente dopo la diffusione del dato sulle scorte settimanali Usa, peggiore delle previsioni; Brent -0,79%, 72,55 dollari la barile.
Ben comprato l’oro, che sale a 35,1 euro al grammo, +0,4%.
In Piazza Affari gli acquisti premiano i titoli industriali, fra cui Ferrari che domani alzerà il velo sui numeri. Effervescente Stm, in scia al suo primo cliente Apple. Fra i petroliferi brilla Tenaris, sui massimi da circa un anno, mentre Kepler Cheuvreux alza il target price a 13,5 euro da 13 euro confermando il giudizio ‘hold’.
Contrastate le banche: bene Banco Bpm, +2,19%; debole Bper -0,48%. Nel risparmio gestito Poste, -0,27% e Banca Generali -0.52%.
Velocità diverse per le utility. In calo Italgas -1,12% e A2a -0,9%; in rialzo Enel +1,37%.
Dopo una mattinata piovosa, acquisti anche su Telecom, +2,32% in vista dell’assemblea del 4 maggio con la sfida Ellitt-Vivendi.
Fuori dal paniere principale prosegue il rally di Salini Impregilo, +9,35% dopo l’assemblea dei soci di lunedì e l’annuncio di possibili cessioni di asset e M&A negli Usa, nonché la quotazione a New York nel giro di un anno (con l’eventuale delisting a Milano). La società ha annunciato oggi un’offerta in Sud America.